(AGENPARL) – Roma, 11 mag – “Il mondo non può restare a guardare di fronte ad una violenza simile.
L’indignazione non basta, bisogna fare pressione affinché un fronte internazionale, il più esteso possibile, coordini un’azione che riporti a casa le ragazze rapite”. Così Isabella Rauti, presidente dell’Associazione HOW, Hands Off Women, che questa mattina, insieme ad altre donne, ha promosso una manifestazione di solidarietà in piazza San Pietro, in occasione dell’Angelus di Papa Francesco, per la liberazione delle studentesse nigeriane rapite dai terroristi di Boko Haram.
“La solidarietà che esprimiamo a queste donne, alle madri e alle famiglie, raccogliendoci in preghiera con Papa Francesco, in coincidenza del giorno della festa della mamma e in un luogo che é simbolo mondiale di pace e fratellanza – continua Rauti – ci è sembrato il più giusto per offrire la testimonianza delle donne di HOW, Hands Off Women”.
“Il rapimento collettivo compiuto dal gruppo terrorista di Boko Haram è una sfida lanciata al mondo contro l’istruzione femminile e l’accesso delle donne alla cultura; i terroristi che hanno strappato le ragazze dalla scuola vogliono ridurle in schiavitù o costringerle a matrimoni forzati e precoci. L’onda virale che sulla rete sta coinvolgendo milioni di persone è partita dalle mamme delle studentesse ed è arrivata fino alla first lady Michelle Obama; una capacità di contagio positivo – conclude Isabella Rauti – che non risolve la questione, ma aiuta certamente a tenere alta l’attenzione e costringe la politica e la diplomazia ad intervenire concretamente”.
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