(9Colonne) Roma, 20 apr – Il Guardasigilli Orlando va avanti da solo e preme su decreto attuativo della riforma dell’ordinamento penitenziario; ha inviato il testo del provvedimento alle Camere ma lo ha fatto in modo non corretto vale a dire non tenendo conto della conferenza dei capigruppo e delle decisioni della Commissione Atti speciali. A quanto si apprende da Via Arenula, Orlando avrebbe inviato una seconda lettera (dopo quella dell’11 aprile scorso) ai presidenti di Senato e Camera, facendo pressione e ricordando che i dieci giorni di tempo che il Parlamento ha per rendere il parere decorrono dal momento in cui il decreto è stato trasmesso dal governo alle Camere. Passati questi dieci giorni – che ora possono cominciare ad essere contati – in qualunque caso, il Consiglio dei ministri potrà dare il via libera definitivo alla prima parte della riforma, quella sulle misure alternative, la più incisiva e la più controversa se non pericolosa. Pur nella consapevolezza del drammatico sovraffollamento carcerario, non serve un altro intervento “svuota carceri “e neppure stime imprecise sulla recidiva dei reati. Nonché, altra grave pecca della Riforma, la mancata attenzione per le vittime dei reati ed i processi di reinserimento degli Autori degli stessi. Una riforma in materia ci vuole ed è urgente ma maggiore prudenza non guasta e la lasci fare al nuovo Governo”. Così in una nota la Senatrice Isabella Rauti di Fratelli d’Italia.
(Red) 201943 APR 18
- Biografia
- Senato della Repubblica
- Quattro anni in Senato
- Interventi in Aula Senato
- Question Time
- Commissione Difesa
- Commissione diritti umani
- Comm. inchiesta femminicidio
- Comm. biblioteca e archivio
- DDL
- DDL prima firmataria
- Interrogazioni
- Interrogazioni prima firmataria
- Mozioni
- Mozioni prima firmataria
- Inchieste parlamentari
- Interpellanze
- Intergruppi parlamentari
- UIP Italia – Paesi Baltici
- Comunicazione
- Multimedia
Social network
Ministero della Difesa