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9Colonne – Dl Rilancio: La maggioranza vota compatta e incassa il via libera (riepilogo) (1)

(9Colonne) Roma, 16 lug – Il decreto Rilancio approvato in via definitiva dal Senato raccoglie misure economiche per 55 miliardi di euro. Misure che sono state oggetto di sostegno e critica, da parte di maggioranza e opposizione durante il dibattito di oggi al Senato. La senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, intervenendo in Aula, ha ricordato che il decreto “nasceva per riscattare l’Italia dalla crisi economica drammatica scatenata dalla pandemia: una crisi di domanda e di offerta per effetto della quale, stando alle previsioni di ieri della Commissione europea, l’Italia esce peggio di tutti, con un crollo del PIL previsto pari a meno l’11,2 per cento, una ripresa stimata pari al 6,1 per cento per l’anno prossimo – ad arrivarci – e una recessione che è quasi il doppio di quella tedesca”. “Purtroppo – ha proseguito – questo non è il solo allarme, ma ce ne sono altri. Secondo l’Istat, il 30% delle imprese rischia di chiudere. Inoltre, secondo un’indagine di Banca d’Italia, i redditi delle famiglie sono stati falcidiati; il 40% non paga il mutuo, il 34% ha difficoltà con i pagamenti a rate e oltre un terzo delle famiglie dispone di risorse finanziarie sufficienti per meno di tre mesi. Tre mesi sono esattamente quel periodo di tempo che voi avete perso per fare questo decreto rilancio di aprile, che però arriva a luglio”. Dichiarando il sì dei suoi senatori alla fiducia Donatella Conzatti (IV) ha annunciato il sostegno anche “ai prossimi passi della maggioranza, “a cominciare dal Piano nazionale delle riforme”.”Alla chiamata del decreto Rilancio – ha assicurato – si risponde sì, con la consapevolezza dei suoi limiti e con il realismo di chi ogni giorno affronta le nuove difficoltà di un Paese che già prima del Covid era a tratti inefficiente, burocratico e perso in battaglie ideologico lessicali irrilevanti”. A chi critica il provvedimento per essere ricco di “interventi a pioggia”, “è pur vero che nel decreto non si veda ancora una strategia chiara” – dice la senatrice renziana – ma è altrettanto vero che una terra economica arsa dal lockdown abbia bisogno anche di interventi a pioggia. Le previsioni nazionali di un PIL negativo oltre il 9% e una disoccupazione 2020 al 12% dimostrano che il Paese in questa fase ha ancora bisogno di acqua per dare frutti. Italia Viva vota a favore di questo decreto per guardare oltre, perché subito dopo chiederà all’Europa, alla maggioranza e alle opposizioni di votare a favore di altre scelte irrinunciabili”. “Questo – ha sottolineato – è un sì a favore del PNR, di quelle riforme strutturali decantate da molti e fatte davvero da pochi. Riforme che restano contemporaneamente una sfida mai vinta dall’Italia e condizione senza la quale i fondi del Next Generation EU e quindi dell’RRF non ci saranno. E non ci saranno non perché l’Europa è cattiva ma perché il nome di questi fondi è ‘Fondo per le prossime generazioni'”. (SEGUE)
161603 LUG 20

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