9Colonne – Donne, Rauti (FDI): Selezione per merito non per genere

(9Colonne) Roma, 26 mar – Parlando con 9colonne, la senatrice Fdi Isabella Rauti si è espressa sulla decisione del neosegretario del Pd Enrico Letta di eleggere nuovi capigruppo donne al Senato e Camera: “Non mi sembra una svolta femminista, anzi direi che è un femminismo imposto, di facciata e lo considero triste – continua – noi crediamo alla selezione per merito, non per genere. Un partito come il Pd ha una tradizione femminile affascinante e oggi si è ridotto a una spartizione tra correnti, ma soprattutto di sessi quando queste potrebbero affermarsi da sole per competenze”. Ieri la senatrice Rauti ha presentato un ddl sulla famiglia e la natalità, per istituire la “Giornata della Vita nascente”, indicando la data del 25 marzo come accade già in 11 Paesi nel mondo e ha preso parte a una conferenza stampa alla Camera in vista del primo Festival nazionale per la Giornata della Vita Nascente, che si terrà sabato 27 marzo in modalità virtuale sui canali social delle oltre 40 associazioni promotrici e sul sito giornatavitanascente.org.

“Uscire dall’inverno demografico, per farlo bisogna fornire servizi per l’infanzia, strumenti economici e sociali per favorire la conciliazione tra occupazione e cultura, e sostenere famiglie nelle loro scelte tra maternità e paternità – sottolinea Rauti -. Senza capitale umano non c’è futuro, è ottuso che talune parti politiche si rifiutino di investire su questo”. Riguardo alla possibile riapertura delle scuole dopo Pasqua invece la senatrice commenta: “Fdi è favorevole alla riapertura delle scuole e a tutte le riaperture in generale in sicurezza. La scuola incide tantissimo su famiglie e donne, che tra smartworking e Dad stanno chiuse in casa, i programmi non potranno essere completati e i ragazzi sono stati privati delle libertà fondamentali principio della nostra Costituzione. Non ci sono evidenze scientifiche fornite rispetto a quelli che sono i luoghi effettivi di contagio, sicuramente è molto più pericoloso un autobus strapieno piuttosto che una aula ben organizzata”, conclude. (PO / Civ)
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