(9Colonne) Roma, 20 set – “Quanto accaduto ieri sera su Raitre durante la trasmissione condotta da Marco Damilano è un grave sfregio nei confronti del pluralismo e della democrazia e per questo non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo soprassedere. Non solo è stata palesemente violata la par condicio attraverso continui e reiterati attacchi – senza contraddittorio – verso il centrodestra, attacchi per altro perpetrati a cinque giorni dal voto da parte di un intellettuale francese già noto per le sue inaccettabili posizioni in favore del criminale terrorista rosso Cesare Battisti; ma ancora più grave è la natura dei commenti veicolati attraverso la tv di Stato. Sostenere che la volontà degli elettori non sempre va rispettata rappresenta un oltraggio verso milioni di cittadini italiani e un vulnus inferto alla democrazia rappresentativa. Di più: un messaggio pericoloso che se ignorato, o peggio ancora tollerato, scardina i principi basilari su cui si fonda la nostra Costituzione. Chiederemo conto a ogni livello di quanto accaduto interessando direttamente tutti gli organi istituzionali preposti. Una aggressione mediatica come quella andata in onda ieri sera in un rete del servizio pubblico, grave sia nella modalità sia nei contenuti, non può passare sotto silenzio”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. La senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, capogruppo nella Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, afferma: “Non ho mai nutrito alcun dubbio sulle finalità del programma di Marco Damilano e sulla sua conduzione. Era evidente che la sinistra cercava, da un lato, di sistemare un giornalista amico fresco di fallimento editoriale e, dall’altro, di avere un programma per inquinare la campagna elettorale. La cosa indecente e grave è che questo avvenga su una rete del Servizio Pubblico, a qualche giorno dalle elezioni, in piena par condicio e senza alcun contraddittorio. Una Rai, che è sempre bene ricordarlo, è finanziata con il canone pagato dai cittadini che, per fortuna, non la pensano come Damilano e i suoi amici di sinistra. Se Damilano vuole, come ha fatto ieri nel corso della trasmissione attraverso l’esponente radical chic Bernard Henry Levy, sostenere che il voto degli italiani non va rispettato e che quindi la vittoria del centrodestra è illegittima, lo vada a fare sui giornali e sulle trasmissioni del gruppo Stellantis. Presenterò perciò un quesito in Vigilanza per avere dalla Rai immediatamente spiegazioni su quanto accaduto ed anche per conoscere se a fronte di questi insulti al popolo italiano e alla nostra leader Giorgia Meloni a Levy è stato riconosciuto un compenso. E inoltre mi rivolgerò all’Agcom per sapere se c’è stata una violazione della par condicio e, nel caso, chiedere la chiusura della stessa trasmissione, perché è inaccettabile che il Servizio Pubblico sia strumentalizzato in maniera così indecente”. La senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, vicecapogruppo vicario di Fdi, afferma: “Bernard-Henri Lévy, ospite della striscia di Marco Damilano sulla Rai, ha affermato che il voto popolare non è rispettabile se dato a forze o candidati antidemocratici. Oltre che una palese violazione della par condicio, considerata la mancanza di un contraddittorio a fronte di gravissimi attacchi alla coalizione di centrodestra, l’intervento di Lévy è inaccettabile perché rappresenta un attacco al concetto di democrazia e di rappresentanza che – appunto – proprio attraverso il voto si esprime; inoltre è un palese tentativo di condizionamento del voto a 5 giorni dalle elezioni, sulla base di un teorema sempre frutto della sua ‘filosofia’. Nel complesso l’intervento del filosofo francese è un fatto inaudito rispetto al quale ritengo che i vertici Rai debbano intervenire e chiedere conto al conduttore Damilano del suo operato. Il centrodestra non ha bisogno di patenti di democrazia, in questa campagna elettorale gli italiani hanno potuto già ben constatare da che parte stiano i seminatori di odio”. (PO / SEGUE)
201243 SET 22
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