(9Colonne) Roma, 19 mag – Continua la visita istituzionale in Israele e Palestina di Isabella Rauti, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio e di Giancarlo Miele, presidente della commissione Sviluppo economico, innovazione, ricerca e turismo. “Questa mattina – si legge in una nota – la delegazione del Lazio ha visitato il campo profughi di Shuafat, l’unico campo dell’area palestinese all’interno dei confini municipali di Gerusalemme. Il Campo progettato su due km quadrati per accogliere 10.000 persone, ospita attualmente 30.000 rifugiati in condizioni difficili per carenza di servizi adeguati. Nonostante gli sforzi dell’Unrwa e delle Ong come Save the Children le condizioni di sovraffollamento e di costrizione favoriscono il disagio sociale e in particolare quello giovanile.
I consiglieri Rauti e Miele hanno visitato prima la scuola femminile del campo, frequentata da oltre 1.200 ragazze, e successivamente l’ambulatorio.
Nell’incontro con i responsabili dell’Unrwa è stato ricordato che il commissario generale Filippo Grandi ha già avviato un contatto la presidente Renata Polverini per un protocollo di cooperazione internazionale decentrata che veda la Regione impegnata in questo territorio. Più tardi, a Ramallah, è avvenuto l’incontro con la governatrice, Laila Ghannam, e il sindaco della città, Janet Mikhail, con le quali si è tenuto un colloquio sulla condizione delle donne palestinesi e lo stato di avanzamento del processo di pari opportunità in atto nella Palestina. Nell’ambito del processo di costruzione della pace le donne possono svolgere un ruolo determinante con la loro predisposizione al dialogo con la modernità nel rispetto del tratto fortemente indentitario. Nel pomeriggio inoltre la delegazione ha incontrato il presidente del Comitato olimpico palestinese Muhammad Rajoub e una rappresentanza degli atleti palestinesi che si stanno preparando per Londra 2012. Nell’incontro – conclude la nota – si è sottolineato come la pratica sportiva possa ridurre ogni forma di distanza e rilanciare un dialogo di pace favorendo i necessari passi della democrazia e della politica”. (PO / Red)