Percorso:

difesa.it – Conclusa la 4^ edizione del corso Introduzione alle Attività Spaziali

Iniziato alla Scuola di Aerocooperazione un nuovo ed articolato iter formativo per potenziare la capacità della Difesa di operare nel dominio spaziale. Tra i partecipanti anche Ufficiali delle Forze Armate arruolati appositamente per il settore Spazio.

“Il corso si inserisce nella più ampia cornice e strategia, del Ministero della Difesa, di potenziare la capacità di operare nel dominio spaziale con l’obiettivo di conseguire un accesso sicuro allo Spazio e un vantaggio competitivo per l’Italia”; così, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, con delega alla Formazione, è intervenuta, presso la Scuola di Aerocooperazione di Guidonia, per l’apertura del Corso “Introduzione Attività Spaziali”, giunto alla sua quarta edizione ma con un format rinnovato.

Il corso ha permesso a 43 frequentatori – provenienti da vari reparti delle Forze Armate italiane, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal Gabinetto del Ministro della Difesa, dall’Office of Defence Cooperation dell’Ambasciata USA a Roma, oltre a Agenzia Spaziale Italiana e Istituto Nazionale di Astrofisica – di acquisire una conoscenza a carattere generale sulle capacità, minacce e vulnerabilità degli assetti spaziali, in attività operative e di crisi, inclusi i principali servizi a disposizione, a livello nazionale ed internazionale (NATO e UE), dei sistemi spaziali.

Tra i docenti intervenuti, oltre agli insegnanti della Scuola di Aerocooperazione di Guidonia, anche personale ad alta specializzazione proveniente da tutti i settori della Difesa impegnati nel dominio/settore Spazio e non solo. Infatti, in questa edizione le conferenze sono state tenute anche da ingegneri dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), da docenti dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e da personale militare dell’Ambasciata USA in Roma.

Il corso, della durata di una settimana, è stato interamente progettato ed erogato dalla Scuola di Aerocooperazione, con la regia del Comando delle Operazioni Spaziali (COS), in quanto comando operativo responsabile dell’ambiente spaziale, e dell’Uffcio Generale Spazio (UGS) dello Stato Maggiore Difesa, organismo responsabile della definizione della strategia spaziale della Difesa.

A sugellare la chiusura del corso, una serie di qualificati interventi in merito ai programmi duali tra INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), ente pubblico italiano di riferimento per la ricerca scientifica e tecnologica nel campo dell’astrofisica e dell’astronomia, e il Ministero Difesa per lo studio e lo sviluppo di sinergie e collaborazioni allo stato dell’arte in merito alla Space Situational Awareness, Space Surveillance and Tracking and Space Weather (SSA/SST/SWx). Gli interventi, coordinati dall’Ing. Davide FIERRO dell’INAF, che ha introdotto la sessione e descritto lo scenario tecnologico di riferimento con particolare focus sugli aspetti organizzativi e sui programmi futuri, sono stati tenuti nell’ordine:
– dall’Ing. Germano BIANCHI, già responsabile INAF del radiotelescopio Croce del Nord ed ora responsabile dello sviluppo tecnologico della nuova architettura radar bistatica per il monitoraggio di oggetti nell’orbita terrestre bassa chiamata BIRALES (BIstatic Radar for LEo Survey);
– dall’Ing. Pierluigi DI LIZIA del Politecnico di Milano, che ha illustrato nuovi e più efficaci algoritmi per il riconoscimento, il tracciamento e la determinazione delle orbite di oggetti orbitanti/detriti spaziali; 
– dal Prof. Roberto RAGAZZONI dell’INAF, che ha già contribuito allo sviluppo di un telescopio con “occhio composito” chiamato FlyEye, che ha illustrato il progetto di un telescopio ottico di nuova concezione ancora più performante denominato MezzoCielo;
– dal Prof. Mauro MESSEROTTI ricercatore INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste e docente presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trieste, che ha esposto i concetti e l’importanza dello Space Weather per le ricadute che ha su tutte le attività terrestri, comprese quelle militari.

L’Ingegner FIERRO, ha ringraziato il Generale di Brigata Luca MONACO, Comandante del COS, e il Generale di Brigata Francesco Donato RIZZO, Comandante della SAC per aver realizzato questa occasione di incontro e confronto su temi non solo all’avanguardia ma che costituiscono a tutti gli effetti un’opportunità unica per la Nazione.

I Comandanti della Scuola di Aerocooperazione e del Comando Operazioni Spaziali hanno poi formalmente chiuso le attività del Corso che si è rivelato essere un unicum nel panorama della Difesa per l’elevata qualità delle informazioni erogate e per l’inserimento in un percorso di formazione ad hoc strutturato per Ufficiali a nomina diretta delle Forze Armate, arruolati appunto per il settore Spazio.

Il tutto si è tenuto nella storica cornice della Base Aerea di Guidonia, sede dei “Guidoniani”: con questo appellativo venivano indicati un gruppo di giovani ingegneri che lavorarono tra il 1935 e il 1943 presso la Direzione Superiore Studi ed Esperienze (DSSE) dell’allora Regia Aeronautica, tra questi, Gaetano Arturo CROCCO e Luigi BROGLIO, che hanno gettato le basi per la ricerca spaziale in Italia e nel Mondo.

Si può dire che la 4^ Edizione del Corso IAS ha riportato lo Spazio dove è nato e da qui si riparte in ottica Sistema Paese.

[Fonte: www.difesa.it]

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