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La voce del patriota.it – Difesa, Rauti a Modena incontra Ufficiali e Allievi dell’Accademia Militare

Il Sottosegretario alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, ha concluso la visita, di due giorni, all’Accademia Militare di Modena, antico e prestigioso Istituto di formazione a carattere universitario, dove da 161 anni si formano i futuri Comandanti dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri. Rauti – accompagnata dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello – ha partecipato stamani alla suggestiva cerimonia dell’alzabandiera nel Cortile d’Onore, con gli Allievi e gli Ufficiali e reso omaggio alla Bandiera d’Istituto, decorata di Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito e di Croce d’Oro al Merito dell’Arma dei Carabinieri. Il Sottosegretario ha visitato le aule didattiche, completamente ristrutturate e modernamente attrezzate; il museo storico dell’Istituto; gli impianti sportivi e gli alloggi degli Allievi.

Ieri pomeriggio Rauti ha incontrato nell’aula magna dell’Accademia, gli Ufficiali Frequentatori e gli Allievi Ufficiali del 204° Corso “Volontà” e del 205° Corso “Fierezza”. Nel suo indirizzo di saluto il Sottosegretario ha sottolineato “l’importanza della formazione intesa come dominio strategico che prepara ad affrontare le nuove minacce ibride ed asimmetriche negli scenari globali. L’attuale contesto geopolitico è caratterizzato da un’“instabilità pervasiva” – ha detto Rauti – in cui le sfide riguardano non solo i domini tradizionali ma anche quelli emergenti, come quello cibernetico e spaziale ma anche quello sottomarino con le sue infrastrutture strategiche”. Il sottosegretario, che in ambito Difesa ha la delega alla formazione, ha evidenziato come la “formazione militare dovrà confrontarsi con il divenire del mondo digitale, popolato da big data, cloud, applicazioni di intelligenza artificiale e minacce cyber, preparando al consolidamento di competenze interforze e multidominio”. Rauti ha richiamato il sistema di valori dell’educazione militare come il patriottismo, il senso del dovere, lo spirito di sacrificio e la solidarietà ed, incoraggiando i futuri Comandanti, ha sottolineato come la Cultura della Difesa sia “un sistema organico al servizio della comunità, non solo per garantire la sicurezza nazionale ed internazionale ma anche come motore di coesione sociale”.

[Fonte: www.lavocedelpatriota.it]

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