Una giornata dedicata al COMFOSE ove si formano e addestrano le Forze Speciali
22-01-2025 – Il 21 Gennaio scorso, a San Piero a Grado, (Pisa) ove ha sede il Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE), deputato alla formazione e all’addestramento di base delle Forze Speciali (FS) di Forza Armata, si è recata la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti, accompagnata dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello.
Nel proprio intervento di saluto al personale, Rauti ha dichiarato: “Il COMFOSE offre agli aspiranti Operatori delle Forze Speciali gli strumenti necessari per passare alle successive fasi di specializzazione, curate dai Reggimenti di assegnazione, ma è qui che tutto ha inizio. E’ qui che i frequentatori del corso per Operatori Basico Operazioni Speciali (OBOS) iniziano un percorso selettivo, formativo e motivazionale per diventare operatori delle Forze
Speciali”.
Il COMFOSE è anche gestione di programmi di ricerca per l’acquisizione
di materiali rispondenti ai requisiti specifici delle Forze Speciali ed alle esigenze di interoperabilità all’interno del comparto FS.
“Avete la piena consapevolezza che la complessità in cui siamo immersi
si governa anche con l’impiego di equipaggiamenti e strumenti
all’avanguardia; affrontate le nuove sfide multidominio con strumenti
tecnologici sofisticati e soluzioni non alla portata delle unità
convenzionali. La capacità di intercettare la minaccia e comprendere i
cambiamenti in atto vi rende unici”, ha aggiunto Rauti che ha anche la Delega alla Formazione delle Forze Armate.
Ha poi visitato, a Livorno, anche la Caserma “Vannucci” incontrando il personale del 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”, Reparto dipendente dal COMFOSE e del 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, Unità appartenente alla Brigata “Folgore“.
Nell’area addestrativa “Felix” di Valle Ugione (LI) – Rauti dopo avere assistito ad una attività dimostrativa degli Incursori dell’Esercito che ne evidenzia le elevate competenze operative,
tecniche e tecnologiche, ha detto: “Il 9° Col Moschin è un’avanguardia in grado di intercettare ed inibire ogni forma di minaccia ibrida, tipica dei conflitti asimmetrici in
corso”.
[Fonte: www.cybernaua.it]