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AGI – Musica: al San Carlo ‘Barbiere Siviglia’ bimbi per fare rete =

(AGI) – Napoli, 15 apr. – Pienone stamattina al Teatro San Carlo per una edizione speciale de ‘Il barbiere di Siviglia’, il progetto educativo a cura del San Carlo ed Europa InCanto, che ha visto la stretta collaborazione tra la Prefettura di Napoli, il Teatro San Carlo, il Comune di Napoli e il Delegato Arcivescovile Settore Giustizia e Carita’ della Diocesi di Napoli.
Tantissimi i ragazzi presenti e numerose famiglie per la prima volta al teatro lirico piu’ antico d’Europa. La grande musica e la solidarieta’ sono al centro del progetto formativo. Sono intervenuti sul palco esponenti delle istituzioni e in sala erano presenti le massime autorita’ civili e militari.
Il sottosegretario alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, ha sottolineato nel suo intervento come “lo spettacolo che abbiamo avuto il privilegio di vedere coinvolge, con la grazia della musica e il potere trascinante di questi giovani protagonisti, le numerose realta’ associative del territorio, che sono costantemente impegnate a favore della comunita’ locale, per la cura del prossimo, degli invisibili, dei soggetti piu’ fragili, per i cosiddetti gruppi vulnerabili. Quella di stamani e’ una iniziativa nobile, virtuosa, che sceglie un metalinguaggio, la musica, per sensibilizzare alla prossimita’, alla vicinanza, alla solidarieta’ e all’inclusione per creare un necessario raccordo reale, vero e concreto”.
“La giornata di oggi vuole essere un gesto di prossimita’, un momento di solidarieta’, un tempo di speranza che possa davvero trasformare – spiega il prefetto di Napoli, Michele di Bari – in questo teatro si sono intrecciate comunita’, esperienze, vissuti: una solidarieta’ che si e’ fatta carne viva, capace di testimoniare il valore profondo dell’incontro e dell’umanita’.”.
Il direttore generale Emmanuela Spedaliere evidenzia l’orgoglio del teatro “di aver ospitato oggi un evento che ha unito la bellezza della musica alla forza della solidarieta’. Il San Carlo si e’ trasformato in uno spazio di accoglienza, partecipazione e impegno civile. E’ cosi’ che si compie appieno la sua vocazione, che esprime la propria funzione diventando un presidio culturale vivo, capace di generare relazioni, creare comunita’ e restituire dignita’ attraverso l’arte”. (AGI)Lil
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