Percorso:

“Simone Weil: bellezza, sventura, attesa di Dio”

La Prof.ssa Isabella Rauti ha partecipato al programma di iniziative che si sono svolte dal 23 gennaio 2010 al 5 maggio in occasione del centenario della nascita di Simone Weil, dal titolo “Simone Weil: bellezza, sventura, attesa di Dio

Il programma ha previsto: presentazioni di libri, proiezioni, interventi di personalità del mondo delle Istituzioni e della  cultura, pièces teatrali e una mostra fotografica, organizzato dall’Ufficio Progetti Speciali e Culturali delle Biblioteche di Roma.
La Prof.ssa è intervenuta con una sua testimonianza su Simone Weil all’evento del 18 marzo scorso alla Casa Internazionale delle donne in via S. Francesco di Sales, 1 dal titolo “Angela Putino interprete di Simone Weil”.
E’ stato inviato anche un breve saluto della Prof.ssa, letto il 5 maggio in occasione dell’evento conclusivo delle manifestazioni su Simone Weil e che si tiene alla Biblioteca Quarticciolo, in via Castellaneta dal titolo “Piccola cara…”

Ascolta l’intervento della Prof.ssa Isabella Rauti
Roma, 18 marzo, Casa Internazionale delle donne – “Angela Putino interprete di Simone Weil”


Saluto della Prof.ssa Isabella Rauti, letto il
5 maggio in occasione dell’evento conclusivo delle manifestazioni su Simone Weil dal titolo “Piccola cara…” – Biblioteca Quarticciolo

Carissime tutte,
vorrei salutare e ringraziare questa platea e scusarmi per non essere presente insieme a voi, come avevo promesso e come desidererei.
Infatti, per impegni sopravvenuti, a seguito della mia elezione a Consigliere Regionale del Lazio, non posso essere presente a questo evento conclusivo dedicato a Simone Weil, dopo avere invece partecipato all’evento del 18 marzo scorso alla Casa Internazionale delle donne.
Nel complimentarmi con le Biblioteche di Roma, per l’ottimo lavoro svolto nelle numerose iniziative dedicate alla filosofa francese, un progetto di divulgazione articolato e non solo celebrativo, vorrei ringraziare Pia Mazziotti, responsabile dell’ufficio progetti culturali, ma anche tutte voi per avermi dato l’opportunità di conoscere meglio l’opera della pensatrice francese.
So di non conoscere profondamente e in maniera esaustiva un personaggio così complesso e profondo, la cui vastissima produzione, pur in un arco di vita molto breve, ha spaziato in tutti i campi della cultura e della vita sociale, politica,  filosofica e spirituale del suo tempo e senza dubbio continuare a parlarne ed a studiarla è una sfida stimolante. La  divulgazione e la conoscenza  di questa figura di donna così completa, compiuta attraverso questa serie di incontri, dibattiti e letture che hanno apportato ulteriori spunti di analisi e di studio,  è stata utilissima per farci e far conoscere ad una più vasta platea,  la sua vita ed il suo pensiero, anzi la sua “vita pensante” come è stata definita, proprio per sottolineare la coerenza, l’unità di pensiero ed azione che nella figura di Simone Weil si sono concretizzate. Non sempre Simone Weil ha, ed ha avuto, il giusto riscontro e il giusto posto, anche presso la comunità intellettuale. La sua opera,  in qualche modo “scomoda” ed anticonformista,  non rientra in alcun parametro; l’ecletticità della sua mente non trascura nessun aspetto della vita sociale, un vero spirito libero che non merita alcuna appropriazione ideologica o religiosa, ma che lancia continue provocazioni all’intelletto umano. E uno spirito libero fa sempre un po’ paura, soprattutto quando anima una donna. Spero proprio che aver puntato l’attenzione su questa figura femminile sia servito a riproporre e a riconsiderare il pensiero e l’opera di Simone Weil per una sua rivalutazione e per un  approccio più limpido e privo di pregiudizi, per comprendere quanto una “pensatrice di visioni lucide e mai consolatorie” come lei abbia, ancora oggi, da dirci e da insegnarci. Simone Weil è una figura gigantesca, irregolare, mistica e rivoluzionaria, politica e religiosa; la dimensione religiosa irrompe nella sua vita e rappresenta un approdo ma non la porta ad identificarsi con il perimetro rituale e la filosofa resta “ in piedi di fronte alla soglia della Chiesa”. E’ un percorso fatto di ricerca delle verità fino alla Verità, della gioia attraverso il dolore, del Beneficio della Grazia contro tutte le idolatrie.
Mi auguro che saranno prese  altre iniziative così lodevoli e coraggiose sul pensiero femminile.
Ancora grazie a tutte voi.

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