Kabul, 1 feb. – (Aki) – La Ong aderisce, inoltre, al progetto ”Vite preziose” – sostenuto in Italia anche dal quotidiano l’Unità online – per l’adozione a distanza. Il progetto consente ”la presa in carica” di donne in particolari condizioni di difficoltà, attraverso un sostegno economico mensile e della durata di almeno un anno. “I contributi degli sponsor – ha ribadito Selay Ghaffar nell’incontro con Rauti, che recentemente è diventata sponsor di Shafeya, giovane donna vittima di violenza domestica – sono uno strumento diretto ed efficace e producono un effetto immediato sulle condizioni di vita quotidiana delle donne dopo il periodo di accoglienza allo shelter”. Lo shelter, dove lavorano 17 specialisti, oggi ospita circa 45 donne vittime di violenze che arrivano alla casa protetta e ai centri di aiuto della HAWCA attraverso i canali del ministero degli affari femminili, delle autorità giudiziarie, della polizia e della commissione per i diritti umani. “Proprio nella giornata di oggi è stato sottoscritto – racconta Selay Ghaffar – un importante accordo tra 12 attori istituzionali ed i 12 responsabili degli shelter, sparsi sul territorio afghano, per un regolamento comune che definisce il ruolo partecipativo e le responsabilità istituzionali ma anche l’organizzazione ed il funzionamento di tutti i centri”.
(Rak/AKI)
01-FEB-12 17:44
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