(Adnkronos) – Il consigliere regionale ha anche visitato Sahar Gul, la bambina di 15 anni seviziata e torturata per mesi dai parenti del neo-marito. “Ho parlato con il medico che la segue, – ha affermato Rauti – è stata salvata per miracolo, le condizioni nelle quali è arrivata erano tragiche. Ma il caso di Sahar ci fa ben sperare perche è stata accolta e accompagnata in ospedale, seguita dal Ministro degli affari femminili e dalla Presidente della Commissione per i diritti umani. Ciò è segno che anche in Afghanistan c’è una rete che vuole governare la libertà e i diritti delle persone. Dopo l’ospedale la bambina verrà accolta in una delle case protette e verrà seguita per un necessario reinserimento sociale”.
Altra tappa del viaggio in Afghanistan è stata il carcere femminile di Kabul. “Andare a vedere il carcere femminile – ha sottolineato – insieme quello mironile che è lì vicino, è stato come aprire il coperchio su una bolgia infernale: non esiste nessuna attività trattamentale, i bambini vivono con le loro madri in condizioni di ristrettezza, non ci sono fonti per le Ong che vogliano operare all’interno delle carceri. Molte di queste donne passano senza il processo allo stato di detenzione e le registrazioni sono sommarie quindi alcuni di questi casi vengono completamente dimenticati. Molte non hanno nemmeno i soldi per l’avvocato: si tratta di una vera e propria negazione dei diritti dei detenuti”.
(Mos/Col/Adnkronos)
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