ROMA (ITALPRESS) — “Solo le istituzioni e la società civile, insieme, possono produrre cultura antimafia. Una cultura di legalità e di giustizia che serve a ricordare ai giovani che esiste la cittadinanza e la legalità. Se non ci impegniamo tutti però rischiamo di scivolare ed essere vittime di tutte le mafie”. Lo ha detto la consigliera regionale Pdl, Isabella Rauti, a margine della tavola rotonda “Giovani contro le mafie” organizzata dal presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, e dal Forum dei Giovani del Lazio alla Pisana, nel ventesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “La mafia ha assunto per decenni un ruolo di anti stato e questo ha consentito anche l’infiltrazione nel potere economico e a volte politico — ha aggiunto — Soltanto un senso di appartenenza, di comunità, di identità molto forti, di giustizia, ci permetterà di uscire e reagire. Bisogna comunicare alle giovani generazioni l’idea di una speranza. Quello che è successo in questo paese deve essere ricordato ma deve essere anche percepito come una cosa che ci si è lasciati alle spalle e che si può sconfiggere giorno dopo giorno, insieme”. Rauti ha poi voluto riservare un pensiero particolare “alle 150 donne che sono state uccise dalla mafia. Esiste una storia femminile spesso non troppo ricordata — ha aggiunto — esistono le donne vittime di mafia come esistono le donne che hanno subito in silenzio, esistono le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare. Per questo un pensiero va oggi anche a loro”.
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