Promosso dal presidente della commissione regionale per le Pari Opportunità, Giovanna Cusumano, e sostenuto dal prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, ha preso il via questa mattina nella prefettura di Catanzaro il tavolo di coordinamento per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, che opererà nell’ambito della conferenza provinciale permanente. Primo atto la stesura di un protocollo operativo che dovrà essere sottoscritto a settembre in occcasione dell’avvio del nuovo anno scolastico e prevede una serie di iniziative da realizzare proprio nelle scuole.
Questo nuovo organismo si propone di mettere in atto strategie per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere costruendo una valida e capillare rete di protezione sociale grazie al coinvolgimento di realtà pubbliche e private. Le armi per contrastare questo bieco fenomeno: l’informazione e la promozione di una cultura della conoscenza dei diritti. La violenza è, infatti, una vicenda che risulta essere trasversale ai gruppi sociali, come si evince dalle segnalazioni fatte dalle Forze dell’ordine e dagli studi di settore.
Per questo appare necessario, secondo il prefetto Reppucci, iniziare percorsi di coinvolgimento e di sensibilizzazione già tra i più piccoli, attraverso attività mirate e progetti da attivare con il mondo scolastico. Un’azione che si aggiunge ai percorsi di diffusione della legalità, già avviati negli ultimi anni nelle scuole grazie a progetti stilati cui hanno partecipato rappresentanti della prefettura, delle Forze dell’ordine, del privato sociale, della magistratura e della direzione scolastica regionale, costantemente impegnati in un dialogo con gli studenti.
«L’istituzione di questo Tavolo di coordinamento rappresenta un esempio di buona prassi per il contrasto al fenomeno della violenza – ha detto il consigliere del ministro Alfano per le politiche per il contrasto alla violenza di genere e del femminicidio Isabella Rauti – un modello replicabile sul territorio che potrebbe avere come obiettivo la ‘messa a sistema’ delle esperienze positive già avviate nel settore»
[Fonte: www.interno.gov.it]