Roma, 9 set. – (Adnkronos) – “La sospensione della pena a carico di Sakineh Mohammadi Asthiani è un segno di speranza che ci spinge a proseguire la mobilitazione per l’annullamento definitivo della condanna. L’impegno internazionale per Sakineh non rappresenta un’interferenza nell’ordinamento dei poteri politico e giudiziario iraniani, ma al contrario la volontà di includere l’Iran nella comunità internazionale attraverso il riconoscimento dei diritti umani”.
Lo ha detto Isabella Rauti, consigliere Pdl alla Regione Lazio, a margine della puntata odierna di UnoMattina Estate.
“Mettere sullo stesso piano, come è stato fatto la pena capitale con la pena detentiva – ha sottolineato – è possibile solo se non si tiene conto del fatto che la prima è finalizzata all’umiliazione e all’eliminazione del condannato, mentre la seconda non ha solo uno scopo punitivo ma anche di recupero della persona. La sfida di tutti gli ordinamenti occidentali e dei poteri giudiziari – ha aggiunto ancora Rauti – non condizionati da quelli politici, è di affiancare alla funzione punitiva la riabilitazione della persona e se i Paesi che hanno fatto pressione sull’Iran per annullare la condanna di Sakineh annullassero a loro volta le condanne detentive, verrebbero meno allo scopo di ricostruire anche attraverso la detenzione il rapporto delle persone sottoposte ad una pena con la società”.
“La condanna a morte di una donna per adulterio tramite lapidazione – conclude Rauti – costituisce inoltre un ostacolo al dialogo con un Paese con il quale al contrario vogliamo dialogare nel rispetto dei diritti umani che comprendono su un piano di perfetta parità i diritti degli uomini e i diritti delle donne”.
(Cmu/Gs/Adnkronos)
09-SET-10 14:37