(Adnkronos) – Nell’edificio sono previsti anche una palestra (ad Herat non esistono palestre che le donne possano frequentare), una sala conferenze, ed un social corner con piccola biblioteca ed internet point. Il Centro sará aperto gratuitamente e liberamente a tutte le donne afghane come utenza pubblica femminile, e rappresenta per le donne locali e per il Paese tutto una scommessa culturale e sociale.
E’ previsto poi un incontro tra Isabella Rauti e la Direttrice del carcere femminile di Herat che accompagnerá il consigliere nella visita della struttura, concepita come un centro di rieducazione, dove si trovano recluse 115 donne e sono presenti 90 bambini figli di detenute. Quella di Herat è una delle due carceri femminili di tutto l’Afghanistan, il secondo è il Badam Bagh “Il giardino delle mandorle”, che si trova a Kabul. Il carcere di Herat è stato finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero della Difesa italiano ed è stato costruito dal Prt locale.
Nell’ambito degli incontri istituzionali previsti sempre per oggi, Isabella Rauti avrá infine un incontro con il Procuratore Capo di Herat, Maria Bashir, prima ed unica donna a guidare una Procura in Afghanistan e con il governatore della provincia di Herat, Daud Saba.
Per domani è pèrevista la visita all’Ospedale pediatrico ed il Centro Ustionati dell’ospedale regionale di Herat e sará ricevuta da un gruppo di imprenditrici afghane.
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