(Adnkronos) – ”Le discriminazioni sono una delle due emergenze individuate dall’Unicef, l’altra è la povertà, che riguardano oggi il mondo dei giovani. Il richiamo – ha evidenziato il Conisgliere Rauti – a questa emergenza è ineludibile per questa amministrazione.
E’ necessario quindi abbattere tutte le barriere, non solo materiali ma anche immateriali. In questo senso stiamo lavorando a nuove norme di tutela antidiscriminatoria con una proposta di legge, che ho presentato insieme al collega del Pdl Giancarlo Miele, – ha continuato – che fa riferimento alle categorie a rischio di discriminazione individuate dall’Unione Europea, fra le quali compare la disabilità”.
“Ci sono inoltre strumenti importanti – ha proseguito Rauti – che dobbiamo promuovere per migliorare la qualità della vita dei giovani disabili, come la pratica sportiva, uno dei modi per garantire l’inclusione sociale di tutti. E ancora, nella proposta di legge che ho presentato sul quoziente familiare, c’è uno specifico riferimento alle famiglie con a carico persone affette da disabilità psicofisica”. ”Il tema di oggi è ‘impariamo ad ascoltare’ e questa disponibilità all’ascolto deve trovare a mio avviso una forma istituzionalizzata – ha affermato ancora il consigliere – E’ opportuno strutturare la partecipazione ed il coinvolgimento degli studenti in tutta la programmazione politica che li riguarda e che ricade su di loro. Si parla, e non a caso, di un mainstreaming dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; ciò significa l’assunzione di un punto di vista specifico delle giovani generazioni nella formulazione delle politiche locali e nazionali”.
“Sono convinta che questa amministrazione voglia considerare il ‘mainstreaming dei giovani’ nelle sue scelte e penso anche che sia necessario arrivare ad una integrazione maggiore tra gli strumenti legislativi previsti a livello nazionale e quelli di responsabilità diretta della Regione. Se questa società continua a vedere soltanto coloro che producono, allora giovani, anziani e disabili diventano ‘invisibili’ – ha concluso Rauti – Dobbiamo rovesciare questa logica, ed il primo passo è l’ascolto da parte dell’amministrazione regionale delle categorie cosiddette ‘improduttive’ che invece rappresentano, soprattutto per quanto riguarda i giovani, un patrimonio ricchissimo e una speranza per il domani”.
(Tao/Pn/Adnkronos)
22-NOV-10 16:54