CALABRIA FRATELLI D’ITALIA PRESENTA I CANDIDATI
di Giuseppe Maviglia
Lamezia Terme
«Abbiamo la potenzialità numerica e progettuale per governare. Daremo garanzie e stabilità al Paese da subito. Con la nostra coalizione l’Italia potrà ricominciare a camminare». Isabella Rauti, capolista al Senato per Fratelli d’Italia (Fdi), scalda i motori in vista delle elezioni in una conferenza a Lamezia organizzata anche per ufficializzare l’adesione di Mimmo Gianturco, ex consigliere comunale lametino e leader di Identità nazionale, al partito guidato dalla candidata premier Giorgia Meloni.
Un elenco di priorità in quindici punti, che spazia «dal piano di sostegno alle famiglie e alla difesa della sovranità nazionale; dalla tutela dell’identità italiana dal processo di islamizzazione, alla forte difesa del “made in Italy”, da politiche sociali efficienti al diritto al futuro dei giovani». Ad accogliere la figlia di Pino Rauti, storico segretario del Movimento sociale italiano, ci sono il coordinatore cittadino del parito Gino Vescio, il responsabile regionale e candidato alla Camera al collegio 2 uninominale Ernesto Rapani, il consigliere regionale Fausto Orsomarso candidato alla Camera, e Francesco Grandinetti componente dell’assemblea nazionale di Fdi.
«Il nostro programma non è una semplice lista della spesa, ma la ricetta per restituire all’Italia il destino che merita» aggiunge Rauti. Che poi non ha dubbi: «L’unico voto utile è a Fdi, perché il Movimento 5 stelle è una deriva senza ritorno, e il Pd dilaniato ha perso carisma. Solo noi siamo la vera politica che rimette al centro i bisogni sociali della gente». Rilancia Orsomarso: «Meloni è una leader di garanzia, battagliera e con le idee chiare. È arrivato il nostro tempo. Possiamo benissimo rappresentare anche quelle sensibilità di sinistra tradite».
A rinforzare le fila di Fdi c’è l’ingresso di Gianturco, «una scelta maturata dopo un lungo periodo di riflessione insieme al mio gruppo politico a trazione giovanile». Ancora l’ex consigliere lametino: «Ho deciso, attraverso l’associazione e i circoli di Identità nazionale appena costituiti, di mettere al servizio di Fdi il metodo plasmato sui problemi reali che caratterizza il mio gruppo. L’ideologia serve a poco se non risolve i problemi».