«Col ridicolo rimpallo tra Zingaretti e Raggi, continua la situazione di stallo sullo smaltimento dei rifiuti. Roma Capitale non individua i siti, la Regione Lazio non riattiva gli impianti, i rifiuti si accumulano e crescono le spese per farli smaltire altrove. Ma anche se questa situazione si sbloccasse non sarebbe in alcun senso risolutiva: l’inceneritore ha tante contro indicazioni e ancora non se ne progettano di non inquinanti, comprensibile che i comitati cittadini ovunque si oppongano: è un sistema che andrà progressivamente eliminato. Ma da subito bisogna incrementare la differenziata porta a porta, servono piattaforme per la differenziata e il compostaggio, misure di fiscalità di vantaggio per le imprese che investono nel riciclo e penalità per chi non raggiunge almeno il 50%; bisogna localizzare il più possibile il ciclo dei rifiuti compreso il riuso che deve svolgersi interamente nella stessa provincia di raccolta o al massimo in due provincie contigue, ridurre il conferimento in discarica e la spedizione dei rifiuti all’estero, per contenere i costi ed escludere il rischio di infiltrazioni mafiose. L’eliminazione dei rifiuti è una filiera, bisogna intervenire su tutti i passaggi a livello legislativo, cominciando dall’obbligo per le aziende di ridurre progressivamente volume e peso gli imballaggi, prima voce in termini di quantità di rifiuti prodotti.»
E’ quanto dichiara Isabella Rauti FDI, candidata al Senato della Repubblica.
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