Tra i candidati alle prossime elezioni politiche, nelle file di Fratelli d’Italia, c’è ISABELLA RAUTI, che in questa lettera spiega le ragioni che la spingono a impegnarsi in questa tornata
Caro direttore, sono candidata con Fratelli d’Italia, partito nel quale sono entrata pochi mesi dopo la sua fondazione nel dicembre 2012. A ridosso delle elezioni politiche di cinque anni fa, Fratelli d’Italia ha avuto il coraggio di rivendicare i valori della Destra italiana, si è radicato su tutto il territorio nazionale, ha riportato in Parlamento il simbolo della fiamma del Msi. Ora è pronto a candidarsi per il governo del Paese, con la coalizione di centrodestra.
L’esperienza di Alleanza nazionale ha avuto sicuramente il merito di portare la destra al governo, ma ha pagato un prezzo troppo alto, “diluendo” i nostri valori più identitari in un partito di opinione, schiacciato su Forza Italia, per poi fondersi nel PdL. FdI oggi lancia un appello ai patrioti, e rappresenta un polo identitario in difesa della sovranità e dell’interesse nazionali. L’Italia e gli italiani prima di tutto rispetto a ogni minaccia e a ogni emergenza!
Sono sicura che il centrodestra unito può vincere queste elezioni, raggiungendo quel 40% di consensi che garantisce la governabilità e la stabilità. Abbiamo una coalizione solida con un programma di governo costruito sulle priorità: il lavoro, la sicurezza nazionale e internazionale, le politiche per la famiglia, il governo dei flussi migratori. In questa campagna elettorale breve, concitata e confusa, sento un’atmosfera di tensione e una caccia alle streghe; vedo politici incoscienti, anche fra i leader, che resuscitano opposti estremismi da anni ’70, sfruttando e manipolando alcuni episodi sicuramente molto gravi, e rifiutandosi di guardare il vero pericolo, che è quello di un conflitto sociale strisciante, di una criminalità incombente, frutti velenosi dell’immigrazione senza regole e della crisi economica.
Oggi si sente forte l’esigenza di restituire all’Italia la dignità che merita. Si avverte il tracollo del Pd, che ha perso qualsiasi carisma e identità, e il rischio di cadere nelle mani dei 5 Stelle, che rappresentano una deriva senza ritorno e il vuoto programmatico.
Nell’ambito dei dieci punti del programma di coalizione e in quello elaborato da Fratelli d’Italia, abbiamo inserito un piano di sostegno alla natalità e alle famiglie, la difesa del made in Italy, politiche sociali efficienti, il diritto ad un futuro per i nostri giovani. Mettiamo al primo posto la difesa della sovranità nazionale, la difesa della nostra identità da un processo ormai evidente di islamizzazione demografica e religiosa.
Se il centrodestra non dovesse vincere le elezioni e dopo il 4 marzo ci trovassimo, come cinque anni fa, in una situazione di instabilità, Fratelli d’Italia non si presterà mai a Governi di inciucio o a “intese larghissime ” e innaturali, ma eserciterebbe un fiero ruolo di opposizione, restando fedele al mandato ricevuto dagli elettori.
[Fonte: www.ilsussidiario.net]