“La ragazza 19enne pakistana costretta ad abortire è stata liberata” è quanto afferma la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, confermando le fonti ufficiali che stavano rilanciando la notizia della liberazione di Farah. La ragazza, residente da una decina d’anni a Verona, era stata imprigionata tre mesi fa dalla sua famiglia nel Paese d’origine.
“La sua liberazione – continua la Rauti – si deve all’intervento dell’Italia e delle forze di polizia del paese. Dopo tre mesi di silenzio, Farah è riuscita ad inviare alle compagne di scuola ed al fidanzato dei messaggi drammatici nei quali raccontava l’accaduto. Il fidanzato, le amiche e anche le insegnanti di Farah hanno reso la vicenda di dominio pubblico colpendo, fortunatamente subito, l’opinione pubblica del nostro paese portando alla liberazione della diciannovenne“.
Ma la Rauti non si ferma alla celebrazione dell’evento: “Rimane il fatto che è avvenuta una violazione dei diritti umani fondamentali ed un contesto di violenze e abusi su bambine, ragazze e donne, ispirato ai principi dell’estremismo fondamentalista islamico. Ad aprile scorso – continua la senatrice – è emersa la tragedia di Sana Cheema, la venticinquenne italo-pakistana, partita da Brescia per tornare al suo Paese d’origine, dove è stata uccisa dai familiari perché voleva sposarsi con un italiano”.
[Fonte: secolo-trentino.com]