MANTOVA (21 Maggio 2018) – “Continua nel Comune di Mantova la battaglia contro la Storia attraverso la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, concessa nel 1924. – dichiara la Senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, eletta nel Collegio uninominale di Mantova, che ricorda di essere già intervenuta in merito nel mese di febbraio quando si discusse in Aula la questione, senza arrivare ad una posizione di maggioranza. – Apprendo, infatti, che i promotori della Mozione – per la precisione presentata dal Pd (il partito uscito più sconfitto dalle Elezioni politiche del marzo scorso) e da Sel-Si (formazione sostanzialmente scomparsa dalla scena politica nazionale) – in tutti questi mesi, segnati da importanti accadimenti e da qualche difficoltà per il Paese tutto, nonché per la città di Mantova, non si sono dati pace e non hanno individuato niente di più urgente su cui lavorare. Resto convinta, e su questo punto concordo pienamente con quanto affermato dal Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Barbara Mazzali, che il Comune di Mantova abbia cose più importanti da discutere invece che impegnare le sedute consiliari per revocare la cittadinanza a Mussolini; quali le motivazioni? Quale la necessità? Il sentimento e l’intento appaiono chiari, incapaci di produrre politica nel presente si dichiara guerra alla storia con la pretesa di cancellarla, invece che affrontare le emergenze reali. Insomma per i promotori della Mozione, la questione della cittadinanza data a Mussolini il 21 Maggio 1924 è più importante rispetto alle urgenze della città di Mantova! Voglio ricordare al Pd che, in campagna elettorale, tutta la veemente polemica antifascista dettata dai presunti ed infondati rischi di “Ritorni del Fascismo” e l’orchestrata caccia alle streghe, di cui ci ricordiamo tutti, non ha prodotto – evidentemente – consensi elettorali ed ha rafforzato quella percezione diffusa di distanza del Partito della sinistra italiana dai problemi reali del territorio e dei cittadini. Qui non si tratta – prosegue la Senatrice Rauti – solo di perder tempo e di spostare l’attenzione sulla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini per distrarla dalle vere urgenze cittadine ma c’è in tutto questo accanimento l’evidenza dell’incapacità di una sinistra in crisi di identità ed ossessionata da un passato che non torna e che è stato storicizzato. Se questo diventasse un metodo, bisognerebbe cancellare in giro per l’Italia le opere architettoniche realizzate dal Fascismo, “ripristinare” le paludi lì dove sono intervenute le bonifiche, riconsiderare le case popolari volute dal Ventennio e si potrebbe continuare con un elenco davvero infinito, secondo quanto riconosciuto dagli storici di professione. Sì, perché sul Ventennio Fascista sono state scritte Enciclopedie ed un numero incalcolabile di libri che i Promotori della Mozione ignorano. Per questo motivo li invito non solo a leggere ma a lasciare all’Aula discussioni più importanti per la città ed a portare fuori dall’Aula la loro decisione ed a organizzare – per esempio – un incontro-confronto pubblico diverso da quelli fatti fino ad ora in merito a questa questione, alla presenza del Sindaco Palazzi, di storici di chiara fama e di politici di tutti gli schieramenti a garanzia di imparzialità. Questo confronto, del quale mi farei personalmente promotrice insieme a loro, permetterebbe di fare maggiore luce sulla storicizzazione del Fascismo e sulla necessità del Paese tutto di una “pacificazione nazionale” e di fare definitivamente i conti con il suo passato” – conclude così in una nota la Senatrice Isabella Rauti.
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