(LaPresse) – “Il Capitolo dedicato alla Difesa nel contratto di governo è sottodimensionato rispetto alle sfide lanciate dal terrorismo globale e la nuova legislatura si dovrà fortemente impegnare per contrastare la minaccia terroristica”. Così interviene la senatrice Isabella Rauti di FDI nell’ambito del dibattito ‘Sicurezza e Terrorismo’ organizzato oggi da ‘Azione Universitaria’, all’Università degli studi RomaTre. “Il perimetro legislativo più recente , di riferimento (legge153/2016; e legge 167/2017 e il decreto legge n.7/2015) crea una condizione necessaria ma non sufficiente, per fronteggiare il fenomeno terroristico e le sue nuove tecniche offensive. Siamo, prosegue la senatrice Rauti, passati , infatti, da un terrorismo tradizionale ad un “nuovo terrorismo insurrezionale” di matrice jihadista , cui concorrono atti coordinati ma anche attività offensive isolate come i cosìddetti “lupi solitari” e gli attaccanti suicidi, tra i quali non mancano le donne , le mogli, le sorelle, le madri dei combattenti ed i bambini, imbottiti di tritolo. Il nuovo modello terroristico, più diffuso, più dinamico e multidimensionale, richiede un nuovo approccio metodologico ed una definizione condivisa per una strategia di prevenzione e di contrasto davvero comune e in grado di rafforzare la sicurezza globale. Si tratta quindi di modificare gli organi e le organizzazioni di intelligence, di rafforzare le attività di analisi della minaccia e i rapporti di cooperazione e di alleanza; anche in considerazione degli spazi geopolitici instabili e delle nuove dinamiche internazionali”.
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