Al centro del vertice la squadra dei ministri e l’accordo da presentare a Mattarella. No di M5S all’ingresso di Fratelli d’Italia nell’esecutivo, il partito di Giorgia Meloni offre l’appoggio esterno. Cottarelli a colloquio informale con Mattarella
31 maggio 2018 Momenti decisivi per la formazione del nuovo esecutivo. In corso da ore a Montecitorio l’incontro tra il leader della Lega, Matteo Salvini e il capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio. La riunione arriva al termine dell’incontro tra Salvini e Giorgia Meloni. Partecipa anche il professor Giuseppe Conte. Al centro dei colloqui: la lista dei ministri e l’accordo da presentare al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Dunque, dopo quasi 90 giorni, di stallo, si profila – con molta probabilità – la formazione e la partenza del nuovo governo. Ma arriva lo stop di M5S all’ingresso di Fratelli d’Italia nell’esecutivo. Il partito di Giorgia Meloni replica, garantendo l’appoggio esterno. E’ Guido Crosetto a dirlo: “M5S e Lega partano, sostegno da FdI”. In mattinata, era stata Isabella Rauti a confermare l’appoggio a un esecutivo giallo-verde: “Se il Governo nasce noi lo rafforzeremo, non guferemo contro la nascita di questo Governo” . Intanto, il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha annullato gli appuntamenti elettorali in Puglia per seguire da vicino gli sviluppi della possibile formazione del nuovo esecutivo. Salvini: “Ultime ore di lavoro per il governo, ce la stiamo mettendo tutta” Matteo Salvini ha annullato il lungo programma di comizi in agenda oggi in Lombardia, in vista delle amministrative del 10 giugno. Il segretario leghista, che difficilmente cancella appuntamenti elettorali, è arrivato – poco prima delle 13 – a Roma dove già si trova il suo vice Giancarlo Giorgetti, a cui nelle scorse ore ha affidato la trattativa con il Movimento 5 stelle. Salvini e Di Maio puntano a chiudere la squadra sui ministri e a presentare un accordo al Colle. Si sta lavorando innanzitutto a uno spostamento di Paolo Savona dal Tesoro, come chiesto da Di Maio. E l’ipotesi potrebbe essere di indicare l’economista alle Politiche europee. Ancora da sciogliere il nodo dell’Economia: ieri circolava il nome dell’ex direttore generale di Bankitalia Pierluigi Ciocca. L’economista ha smentito la notizia: “L’ipotesi- spiega – è destituita da ogni fondamento”. Rimane in pista Giorgetti (anche se quest’ultimo preferirebbe l’incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio; incarico che comunque la Lega vorrebbe mantenere per se’ in caso di ‘trasloco’ di Giorgetti). Il presidente incaricato Carlo Cottarelli – intanto – si trova al lavoro a Montecitorio nella sala dei busti, messa a disposizione dalla Camera. A quasi 90 giorni dopo il voto del 4 marzo dunque si continua ad aspettare per verificare se sia ancora possibile dar vita a un governo basato sull’alleanza tra M5s e Lega. No da M5s all’ipotesi di un ministero a Fratelli d’Italia Dai vertici dei 5 stelle trapela la notizia che qualora il leader della Lega Matteo Salvini dovesse proporre un dicastero a FdI in un governo politico di 5 stelle e Lega, Luigi Di Maio rifiuterebbe. “Non si capisce perche’ a giochi fatti ora dovrebbe entrare Fdi nel governo” sottolinea un deputato pentastellato di peso. “La questione non e’ proprio all’ordine del giorno. Poi se vogliono darci l’appoggio esterno va bene” aggiunge la stessa fonte. Viene definita una posizione “assolutamente personale” quella di Carlo Sibilia, deputato m5s che si e’ detto invece favorevole a questo ingresso in un governo giallo-verde a patto che si parta dal contratto di governo. Qualcuno tra i 5 stelle osserva ancora che ora “la responsabilita’ e’ tutta di Salvini” e che se dovesse fare questa proposta potrebbe essere una scusa per far saltare ancora il tavolo. “Ora Salvini e’ in difficolta’, Luigi Di Maio ha fatto tutto quello che poteva fare” spiegano dal Movimento. Meloni: sulla fiducia ci asterremo, mai chieste poltrone “Presumibilmente ci asterremo nella fiducia al Governo per aiutarlo a nascere e poi come abbiamo sempre detto valuteremo provvedimento per provvedimento”, dice alla Camera il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, annunciando quindi che Fratelli d’Italia non entrerà a far parte dell’Esecutivo M5s-Lega e precisando che il partito “non ha mai chiesto posti e poltrone”. Poi: M5s ha messo un veto perché noi siamo un voto troppo sovranista, che ha le idee molto chiara”. Gelmini: telefonata ieri tra Salvini e Berlusconi, coalizione va avanti “Ieri il presidente Berlusconi ha sentito Salvini e ha ribadito la nostra posizione. Il leader di Forza Italia è stato colui che ha fondato il centrodestra, il centrodestra è arrivato primo alle elezioni e non ha avuto la maggioranza ma ha raccolto il 37% dei consensi sulla base di un programma che è stato sottoscritto da Berlusconi, dalla Meloni e da Salvini, quindi per noi si va avanti con questa coalizione. Mai sarà Berlusconi a rompere il centrodestra, perché il centrodestra è garanzia di buon governo”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a ‘Mattino Cinque’. Calenda: blocco Lega-M5s ci porterà fuori dall’Ue “Salvini sovranista? Io direi anarcoide”. E’ secco Carlo Calenda, che a Circo Massimo bolla nettamente l’eventuale governo Lega-M5S, “un blocco – dice – che ci porterà fuori dall’Europa. Le prossime elezioni saranno più importanti di quelle del 1948”. A sinistra però per ora poco si muove, tanto che l’unica iniziativa è proprio quella di Carlo Calenda e del suo ‘Fronte Repubblicano’, che però “non può essere un’accozzaglia. Finora il Pd si è perso nelle liti interne”. Calenda assicura comunque che “non farò mai un partito mio. La leadership del nostro fronte? È di Gentiloni. Io sarò nella squadra, con Minniti”. E inaugura un nuovo slogan “La sinistra deve riscoprire il valore della parola ‘protezione’ “. Sit-in socialisti a Montecitorio,M5s-Lega ci stanno gabbando “Con Salvini e Di Maio i vostri conti non tornano” e grazie a Mattarella perché “ha difeso i tuoi risparmi dalle loro bugie”. Con questi slogan, scritti su cartelli, e le bandiere rosso-verde, decine di militanti del Partito socialista italiano stanno manifestando davanti a Montecitorio. Un sit-in per mandare un messaggio agli italiani:attenzione al governo M5s-Lega, che potrebbe nascere a breve,anche dal punto di vista economico. “Stanno un po’ gabbando gli italiani – denuncia Riccardo Nencini, senatore dei Socialisti -perché se c’era una maggioranza, potevano esprimere con un governo quanto prima”. “Salvini mi pare che abbia già gabbato Di Maio – ha continuato Nencini – Lui ha meno voti ma un’abilità di gestione furbesca decisamente superiore. Mattarella non si è fatto fregare, ha fatto il suo dovere.. averne di capi dello Stato così”. E ha concluso: “Non sono d’accordo con i sovranisti che vogliono portare l’Italia fuori dall’euro. Senza euro significa avere meno soldi da dare alle piccole e medie imprese, avere un bilancio completamente devastato e avere difficoltà ad arrivarea fine mese. Serve un’alleanza repubblicana per tutelare i cittadini, la libertà e i risparmiatori italiani”.
[Fonte: www.rainews.it]