ROMA – Oltre la metà degli operatori sanitari subisce violenze da parte di pazienti e dei loro familiari, fenomeno che insiste in Italia a ritmo di tre aggressioni al giorno tra minacce, percosse, tentativi di abuso sessuale, le cui vittime sono per il 70% donne. “Un preoccupante scenario in cui c’è un vuoto legislativo” denuncia Fratelli D’Italia, che oggi, nella Sala Conferenze della Camera, ha annunciato di aver pronta una mozione che “rappresenta l’inizio di un percorso legislativo volto a dare una configurazione specifica al problema”. Alla conferenza stampa, tra i presenti, c’erano la deputata Fdi, Maria Teresa Bellucci, la senatrice Isabella Rauti, il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi e la psichiatra Marina Cannavò.
“La violenza sugli operatori sanitari è un argomento delicato e importante e questo è il primo passo perché la politica cominci a metterci le mani- ha spiegato Magi- Per difendere tutti i lavoratori e anche i medici”. La mozione, che è già disponibile online ma verrà presentata a Camera e Senato nelle commissioni di riferimento, quando queste saranno formate, contiene una serie di proposte. “Prima di tutto ci deve essere l’inserimento di un reato sulla violenza perpetuata nei confronti degli operatori sanitari- ha spiegato Bellucci- deve essere riconosciuto il rischio di violenza per gli operatori sanitari e deve essere data una formazione adeguata ai medici e infermieri per affrontare le aggressioni”. “Abbiamo bisogno di configurare il fenomeno come facemmo con il reato di stalking- ha detto Rauti- fornendo strumenti legislativi capaci di aiutare le vittime”. “Il fenomeno va affrontato a livello preventivo e gestionale, analizzando i fattori di rischio organizzativi, culturali, sociali, giuridici, politici e sanitari- ha avvertito Cannavò- La violenza é il più importante fattore produttore di stress sul lavoro e lo stress é anticamera delle malattie psichiatriche”.
MAGI (OMCEO ROMA): “BENE MOZIONE SU VIOLENZE, MA REGOLE GIÀ CI SONO”
“Siamo favorevoli a questa mozione perche’ quello delle violenze ai danni degli operatori sanitari è un tema preoccupante. I fatti sono in aumento e c’e’ un grande vuoto legislativo, anche se ci sono gia’ dei documenti come la legge 81, che ovviamente non e’ completa, e la raccomandazione numero 8 del 2007 del ministero della Salute che se fosse seguita risolverebbe gia’ gran parte delle problematiche”. A dirlo e’ Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, dopo la conferenza stampa alla Camera dei deputati per la presentazione della mozione Fdi sul tema della violenza nei confronti degli operatori sanitari.
“La raccomandazione numero 8 e’ rimasta sulla carta- ha proseguito Magi- non ci sono gli adempimenti adeguati. Ad esempio la raccomandazione stabilisce che un operatore sanitario non può lavorare da solo, deve lavorare insieme a un altro. E alle volte e’ necessario un mediatore culturale perche’ ci sono molti stranieri in Italia, molti usi e costumi differenti, quindi ci vuole anche una comunicazione attenta”.
[Fonte: www.dire.it]