Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00379 – Al Ministro dell’interno

Atto n. 4-00379

Pubblicato il 17 luglio 2018, nella seduta n. 22

MARSILIO , BALBONI , DE BERTOLDI , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , RAUTI , ZAFFINI , CIRIANI – Al Ministro dell’interno. –

Premesso che:

la legge 5 febbraio 1992, n. 91, come modificata dalla legge 15 luglio 2009, n. 94, regola le possibilità per lo straniero di acquistare la cittadinanza italiana per residenza ininterrotta sul territorio nazionale per almeno 10 anni ovvero per matrimonio decorsi 3 anni dalla celebrazione, sulla base di un procedimento amministrativo gestito dall’Ufficio territoriale di governo della Provincia di residenza dell’interessato che si conclude con un provvedimento motivato di accoglimento ovvero di rigetto, il tutto senza però prevedere requisito alcuno in ordine alla conoscenza della lingua ufficiale del Paese e relativo esame di verifica;

la quasi integralità dei Paesi dell’Unione europea prevede, al contrario, la concessione della cittadinanza previo esame di conoscenza della lingua ufficiale oltre ai classici requisiti di residenza ed onorabilità;

la conoscenza della lingua ufficiale del Paese concedente la cittadinanza deve ritenersi requisito imprescindibile per l’acquisto della cittadinanza, quindi appare tanto irragionevole quanto incoerente che la normativa italiana in materia non preveda il requisito linguistico, per cui sono contemplati casi paradossali di soggetti stranieri che acquisiscono la cittadinanza italiana incapaci di dare lettura della formula di giuramento,

si chiede di sapere quali concrete iniziative il Ministro in indirizzo intenda porre in essere al fine di pervenire alla sollecita modifica legislativa tesa a subordinare, in ogni caso, l’acquisizione della cittadinanza italiana all’esame di conoscenza della lingua italiana.

[Fonte: www.senato.it]

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