MANTOVA Eletta nel collegio uninominale di Mantova un anno fa, aveva promesso una presenza costante sul territorio virgiliano. Detto e fatto. Lei è Isabella Rauti, senatrice di Fratella d’Italia che ieri ha concesso un’intervista esclusiva al nostro giornale per ribadire l’importanza delle elezioni di questa domenica.
Senatrice Rauti, dica la verità che un po’ comincia a sentirsi mantovana…?
«Almeno due volte al mese torno qui, onorata e orgogliosa di rappresentare il Mantova anche a livello nazionale, così come Cremona e Brescia. In queste ultime settimane ho conosciuto i nostri candidati e il riscontro, soprattutto per le amministrative, è molto positivo. Può sembrare un mantra, ma il centrodestra unito è l’unica soluzione ai problemi della gente, abbandonata dal Pd e illusa dal M5S».
Percepisce durante i suoi tour elettorali più voglia di destra nel panorama politico?
«Girando il mantovano così come tutta la Penisola riscontriamo un tangibile vento di cambiamento, al di là di ciò che dicono i sondaggi. Siamo certi che i cittadini abbiano compreso la coerenza e linearità dei Fratelli d’Italia che, voglio sbilanciarmi, possono davvero rappresentare la sorpresa di questa campagna elettorale. Oltretutto Giorgia Meloni sta lavorando per rinnovare e rafforzare il concetto di centrodestra, sapendo che la crescita del nostro partito può indicare una prospettiva di cambiamento per il governo nazionale, che deve liberarsi il prima possibile dei 5 Stelle, forza non solo sconclusionata ma che si sta rivelando distruttiva per l’economia del Paese».
Parlate spesso di totale sinergia con la Lega del vicepremier Salvini, ma su Forza Italia negli ultimi tempi non sono mancati momento di tensione.
«Diciamo che in chiave europea le distanze sono piuttosto evidenti. Noi andiamo in Europa con le spalle larghe, inseriti nel gruppo parlamentare dei conservatori-riformisti (Ecr) che intende spezzare l’egemonia del Pse e la sua innaturale saldatura con il Ppe, casa nella quale siedono i forzisti. Non abbiamo paura a definirci sovranisti e a lavorare per stringere un’alleanza con gli stessi popolari, coinvolgendo però anche i cosiddetti populisti. I conservatori-liberali saranno l’ago della bilancia della coalizione».
No perentorio dunque a Merkel e Macron?
«L’asse franco-tedesca, spalleggiata dai Monti e dai governi di centrosinistra a trazione Pd, ha portato solo problemi, umiliazioni e un’immigrazione incontrollata al nostro Paese. È arrivato il momento, votando Fratelli d’Italia, di cambiare le cose per ridare dignità all’Italia e agli italiani».
Matteo Vincenzi