Percorso:

Seduta n. 28 – Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l’anno 2019 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d’arma (Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare n. 83 )

Iniziativa
Presentato da: Ministro della difesa (Governo Conte-I), il 30 aprile 2019; annunciato nella seduta n. 112 del 14 maggio 2019

Interventi:
Sen. MININNO Cataldo (M5S) (Relatore)
Sen. RAUTI Isabella (FdI)
Sen. TESEI Donatella (L-SP-PSd’Az) (Presidente Commissione)

Parere: favorevole

– Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare n. 83

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l’anno 2019 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d’arma

 
Riferimenti normativi della procedura
2Reg. Senato, art. 139-bis

Classificazione Teseo
RIPARTIZIONE DI SOMME
CONTRIBUTI PUBBLICI
MINISTERO DELLA DIFESA
EX COMBATTENTI
ASSOCIAZIONI D’ARMA

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Volpi.       

La seduta inizia alle ore 15,40.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO 

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l’anno 2019 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d’arma (n. 83)

(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell’articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448. Esame. Parere favorevole.)

Il relatore MININNO (M5S) illustra l’atto del Governo in titolo, concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l’anno 2019 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d’arma, rilevando preliminarmente che lo schema di decreto è stato emanato in conformità a quanto previsto dall’articolo 1, commi da 40 a 44, della legge n. 549 del 1995 (relativa agli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi), e all’articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001 (ai sensi del quale gli importi dei contributi dello Stato in favore dei summenzionati soggetti sono iscritti in un’unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato e il relativo riparto è annualmente effettuato da ciascun Ministro, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari). Sempre in base alla predetta normativa, la legge di bilancio 2019 ha infatti stanziato, sul capitolo 1352 dello Stato di previsione del Ministero della difesa (Contributi a favore di enti e associazioni), una somma complessiva di 1.702.918 euro. L’ammontare dello stanziamento risulta destinato nell’importo di 1.000.000 di euro a favore delle associazioni combattentistiche e partigiane (ai sensi dell’articolo 2195 del Codice dell’ordinamento militare), e nell’importo di 702.918 a favore di associazioni d’arma, di categoria e specialità (con un aumento di circa il 10.000 euro rispetto al 2018).

Relativamente ai criteri adottati per la ripartizione del contributo rammenta che, analogamente a quanto attuato per il 2018 ed a seguito dell’istituzione di apposita commissione interna al Gabinetto, è stata seguita la medesima metodologia sia in riferimento alle associazioni combattentistiche e partigiane, sia in riferimento alle associazioni d’arma, di categoria e di specialità, che si basa sulla selezione dei progetti di attività assistenziali, promozionali e divulgative presentati da ciascuna associazione e garantisce un contributo sulla base del numero degli iscritti a ciascun sodalizio, raggruppando le associazioni in fasce per numero di soci effettivi. Qualora il singolo sodalizio non abbia presentato alcun progetto, ovvero i progetti elaborati non siano stati ritenuti meritevoli di finanziamento, è stata apportata una decurtazione del 20 per cento sull’importo previsto in proporzione al numero degli iscritti. Inoltre, nel caso in cui i medesimi sodalizi siano incorsi in una situazione di recidività, viene applicata un’ulteriore decurtazione del 20 per cento rispetto allo stanziamento del 2018, che risulta già decurtato del 20 per cento.
L’oratore rileva inoltre che l’atto presentato dal Governo presenta in allegato, con riferimento agli anni 2017, 2018 e 2019, l’elenco dei progetti presentati dalle associazioni ai fini della riscossione del contributo, sia quelli approvati dalla Difesa che quelli non approvati, oltre al numero dei soci. Le associazioni in questione sono comunque enti di diritto privato, per essi, pertanto vige l’obbligo di rendicontazione solo in riferimento al contributo erogato dalla Difesa, da far pervenire al Ministero entro il 15 luglio dell’anno successivo.
Conclude formulando una proposta di parere favorevole.

Si apre la discussione generale.

La senatrice RAUTI (FdI) stigmatizza la forte penalizzazione delle associazioni d’arma, che sono destinatarie di circa 300.000 euro in meno rispetto a quelle combattentistiche e partigiane. Sottolinea che tale ripartizione contrasta con le osservazioni approvate dalla Commissione difesa nel parere approvato lo scorso 4 luglio sullo schema di decreto relativo ai contributi per il 2018.

Il relatore MININNO (M5S) ricorda che il contributo di un milione di euro erogato in favore delle associazioni combattentistiche e partigiane trova il proprio fondamento in una disposizione di rango primario, ossia il citato articolo 2195 del Codice dell’ordinamento militare.

Replica a sua volta la senatrice RAUTI (FdI), osservando che andrebbero comunque aumentate le risorse in favore delle associazioni d’arma che, per il 2019, riceveranno contributi superiori a quelli dello scorso anno di soli 10.000 euro. Ribadisce il proprio disappunto per il mancato recepimento, da parte del Governo, dell’auspicio formulato nel parere approvato il 4 luglio dello scorso anno.

La presidente TESEI precisa che lo schema di decreto iscritto all’ordine del giorno è comunque di natura esecutiva, limitandosi a ripartire le somme stanziate per legge.
Constatata l’assenza di ulteriori iscritti a parlare, dichiara quindi chiusa la discussione generale.

Poiché nessuno chiede di intervenire per dichiarazione di voto, la proposta di parere favorevole del relatore -previa verifica del numero legale- è posta ai voti ed approvata dalla Commissione.

La seduta termina alle ore 15,55.

Seduta n 28 Commissione Difesa – Resoconto
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[Fonte: www.senato.it]

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