Roma, 14 ott. – (AdnKronos) – “La perizia del dna disposta nel processo Cavallini ha escluso che i resti che sono stati attribuiti a Maria Fresu appartengano effettivamente alla donna rimasta uccisa dalla bomba alla stazione, come rivelato da uno scoop di Adnkronos. La notizia, se confermata, potrebbe confermare la scomparsa del cadavere della Fresu e l’esistenza di un’altra vittima, che si aggiungerebbe alle 85 del bilancio ufficiale. Una vittima che, secondo alcuni analisti, sarebbe la terrorista che trasportava l’ordigno, una valigia esplosiva”. Così in una nota i deputati componenti dell’Intergruppo “2 agosto. La verità oltre il segreto sulla strage di Bologna” Federico Mollicone, Paola Frassinetti, Isabella Rauti, Galeazzo Bignami.
“È la conferma delle nostre battaglie per la verità -storica e giudiziaria- che stiamo portando avanti con l’intergruppo “2 agosto.
La verità oltre il segreto sulla strage di Bologna”, nel nome delle vittime e dei loro familiari – sottolineano – Il premier Giuseppe Conte renda disponibili alla difesa di Cavallini i documenti secretati. La presidenza della Camera e del Senato prendano atto che, di fronte le evidenze emerse negli ultimi tempi, è necessario fare luce sugli avvenimenti della strage di Bologna. È evidente che la Procura di Bologna non ha più la terzietà nel processo”. (segue)
(Cro/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
14-OTT-19 22:28
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