L’omaggio della città nella valletta davanti al cippo con le poesie lette dagli studenti dello scientifico e della primaria
LA NOSTRA MEMORIA – MANTOVA 1852-2019
MANTOVA «Una commemorazione particolarmente sentita dalla nostra città. La storia del Risorgimento italiano attraversò in modo drammatico Mantova e la ferita dei Martiri di Belfiore è profonda, indelebile per la nostra comunità. Gli uomini che ricordiamo oggi, furono, sono, e saranno esempio per tutti. La loro condotta li ha portati anche oggi accanto a noi, attraversando la storia, dove i secoli sono attimi. Per questo la città di Mantova, 167 anni dopo, li ricorda con profonda deferenza». Queste le parole del discorso del presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti in memoria dei Martiri di Belfiore durante la tradizionale cerimonia che si è svolta ieri nella Valletta a loro dedicata. Qui i Martiri furono impiccati su volere dell’occupante impero austriaco, per ordine del governatore generale del Lombardo-Veneto, il feld maresciallo Radetzky. Davanti al monumento dedicato ai Martiri erano presenti autorità civili, militari e religiose cittadine, tra le quali, il vescovo di Mantova Marco Busca e la senatrice Isabella Rauti, oltre le associazioni combattentistiche, alcuni rappresentanti della Provincia, dei Comuni del territorio, della Comunità ebraica e cittadini. Alla cerimonia hanno partecipato anche i giovani studenti del Liceo Scientifico Belfiore, che hanno letto alcuni brani tratti dal discorso di Paride Suzzara Verdi, e i piccoli della scuola primaria Martiri di Belfiore che hanno letto una poesia di Ferruccio Ferretti. Dopo l’esecuzione dell’Inno d’Italia, è stato il professor Rodolfo Signorini a ricordare la storia ed il sacrificio dei Martiri a cui è seguito l’intervento da parte del presidente Allegretti. Infine, è stato letto l’elenco dei Martiri per non dimenticare: Don Giovanni Grioli, Don Enrico Tazzoli, Angelo Scarsellini, Bernardo de Canal, Giovanni Zambelli, Carlo Poma, Don Bartolomeo Grazioli, Carlo Montanari, Tito Speri, Pietro Frattini e Pietro Fortunato Calvi. La cerimonia si è chiusa con l’Inno del Piave e la deposizione delle Corone sul Monumento. È seguita, poi, una breve commemorazione da parte delle autorità cittadine con la deposizione di una corona anche presso il cippo a Calvi in strada Cipata a Lunetta.