Scontro nella capigruppo sulla calendarizzazione del verdetto prima o dopo il voto in Emilia.
Due ore di scintille in conferenza dei capigruppo al Senato non bastano a sciogliere il nodo più controverso che inchioda da giorni il primo ramo del Parlamento. Far votare o no la giunta per le immunità sull’autorizzazione al processo per sequestro di persona a carico di Matteo Salvini prima del voto in Emilia Romagna e Calabria? Una battaglia – questa sulla vicenda della nave Gregoretti consumata tra il 25 e il 31 luglio – che questa mattina potrebbe trascinarsi perfino in aula. A quel punto, sul rinvio o meno del voto potrebbe cristalizzarsi la stessa maggioranza (Pd-M5S-Leu) che tra un mese potrebbe decretare la definitiva autorizzazione al processo.
Nella riunione dei presidenti dei gruppi di maggioranza la tensione è stata altissima. Da una parte Andrea Marcucci del Pd e Gianluca Perilli del M5S, dall’altra gli avversari di centrodestra, Massimiliano Romeo della Lega e Isabella Rauti di Fdi. Nel mezzo, è il caso di dire, la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati, che ha deciso per il momento di non decidere, non assumendo cioè l’attesa scelta finale sul da farsi. Consentire o no che sul processo chiesto dal Tribunale dei ministri di Catania si voti in giunta lunedì 20 gennaio, come si ostina a sostenere il presidente dell’organismo chiamato a pronunciari, Maurizio Gasparri. Battaglia campale terminata a Palazzo Madama solo in serata e con un rinvio a stamattina. «Casellati non ritiene di dover intervenire come secondo noi da regolamento potrebbe fare per sospendere la convocazione della Giunta – sostiene il capogruppo dem Marcucci – Ora vedremo l’atteggiamento del presidente Gasparri che ha il dovere di rispettare la Presidenza del Senato e la maggioranza della Capigruppo». Se invece il senatore forzista resterà della sua opinione, se cioè confermerà al 20 il voto, «ne prenderemo atto, poi ognuno prenderà politicamente le proprie decisioni».
Per Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega, la maggioranza «vuole processare Salvini senza avere il coraggio di farlo prima delle elezioni in Emilia Romagna dimostrando di non avere la responsabilità delle sue scelte». Isabella Rauti, Fdi, annuncia che stamattina chiederà «che venga convocata la giunta per il Regolamento, l’unica deputata a decidere se la giunta per le Immunità si possa riunire e sia autonoma rispetto alle commissioni che la prossima settimana non sono convocate».
Una battaglia procedurale e regolamentare che va avanti da giorni e dietro la quale si consuma uno scontro di propaganda politica ed elettorale. La Lega non fa mistero di voler cavalcare il tema “Salvini vittima della sinistra e dei magistrati per aver difeso i confini nazionali” negli ultimi giorni di campagna nelle due regioni che vanno alle elezioni il 26 gennaio.
La maggioranza di governo, che pure vuole mandare il senatore a processo, intende farlo solo dopo quella data. Salvini continua anche dalle piazze del Bolognese il suo battage: «Io sono orgoglioso di quello che ho fatto e se mi mandano a processo aspetto anche tutti voi in tribunale».
la Repubblica – 16 gennaio 2020
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