Rojc (Pd): “Un momento di altissimo valore simbolico e per la storia di terre martoriate e divise”. Anche Fratelli d’Italia esprime grande soddisfazione
“Un momento di altissimo valore simbolico e un evento miliare per la storia di terre martoriate e divise. La visita dei presidenti Pahor e Mattarella a Trieste nel centenario dell’incendio del Narodni dom, racchiudendo l’omaggio al monumento nazionale della Foiba di Basovizza, assume un profondo significato morale e politico. Bisogna che siamo tutti consapevoli e all’altezza di questo evento, dopo il quale nulla sarà più come prima”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd) commentando l’annuncio della visita a Trieste, il 13 luglio, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’omologo sloveno Borut Pahor, che si recheranno al Narodni dom, nell’anniversario dell’incendio avvenuto per mano fascista, e alla Foiba di Basovizza.
“Chi sogna un futuro nel segno del reciproco rispetto – continua la senatrice – e riconoscimento delle memorie e del dolore, che non hanno colore né bandiera, potrà apprezzare il momento storico che stiamo vivendo e nel quale non possiamo che riconoscerci. La conquista della libertà individuale e quella della nostra comunità tutta, ha avuto un costo altissimo, ci ha divisi e segnati per decenni. Inchinarsi alle memorie e alle vittime dei totalitarismi è un segno di grande civiltà e un dovere che dobbiamo agli altri, chiunque essi siano”.
“Sui luoghi del dolore chiudiamo insieme il capitolo della storia che non passa, impariamo dalle difficoltà del presente la necessità di stare uniti e – conclude Rojc – cominciamo un nuovo cammino”.
“Apprendiamo con soddisfazione che il prossimo 13 luglio il presidente della Repubblica slovena Borut Pahor andrà in visita alla Foiba di Basovizza insieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Si tratta di un evento storico in quanto per la prima volta un presidente sloveno renderà omaggio a un simbolo della tragedia e dell’odio etnico che colpì migliaia di nostri connazionali, uccisi nelle foibe o costretti ad abbandonare per sempre la propria terra”. Lo dichiarano il presidente di Fratelli d’Italia al Senato, Luca Ciriani e il vicepresidente vicario dei senatori di FdI, Isabella Rauti.
“Proprio nei giorni scorsi abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Di Maio un’interrogazione proprio sulle questioni rimaste ancora aperte con le Repubbliche di Slovenia e di Croazia riguardo i diritti negati agli esuli istriani, fiumani e dalmati nonché ai loro discendenti. Chiedendolo con più forza di sempre perché il governo italiano ha deciso di dare alla minoranza slovena di Trieste il palazzo che oggi è dell’Università di Trieste e che cento anni fa ospitava l’Hotel Balkan e il Narodni Dom. Una concessione che causerà un esborso di oltre 10 milioni di euro e che vede, oltre alla nostra, l’opposizione di gran parte della popolazione triestina e delle associazioni degli esuli visto che alla minoranza slovena sono stati concessi, negli anni scorsi, numerosi immobili a Trieste tra cui, come risarcimento diretto per il palazzo dov’era il Narodni Dom, il Teatro Stabile Sloveno di via Petronio. Ora ci auguriamo che la notizia della visita del presidente sloveno presso il Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza per commemorare i morti italiani nelle foibe e la tragedia dell’esodo, evento mai accaduto prima, renda possibile affrontare in un clima più disteso e costruttivo le tante questioni ancora aperte e soprattutto consentire che i diritti degli esuli e dei loro discendenti, finora negati, possano trovare il loro giusto e meritato riconoscimento”, concludono i senatori Ciriani e Rauti.
[Fonte: www.ilfriuli.it]