“Senza contare che si contraddice uno dei contenuti della legge 194/78 ovvero la tutela della salute delle donne – aggiunge -. La somministrazione a domicilio della pillola abortiva RU486 e’ un pericoloso ritorno al passato e rappresenta la solita ipocrisia della sinistra brava ad accusare di oscurantismo politico chi ritiene che la somministrazione debba prevedere il ricovero e il controllo medico, preferendo gli slogan alla salute del corpo delle donne. Fratelli d’Italia e’ contro questa scelta del CSS e chiedera’ conto al ministro Speranza di questa assurda e pericolosa decisione”.
(ITALPRESS).
fsc/com
08-Ago-20 14:31
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