Piazza del Popolo a Roma si tinge di rosso. Tantissimi palloncini colorati e gli striscioni per dire no al ddl Zan sull’omotransfobia. #RestiamoLiberi per la libertà è lo slogan della manifestazione. “Non imbavagliate le coscienze, restiamo liberi”, “No alla legge liberticida. Stop al ddl Zan”, sono alcuni dei cartelli che si leggono nella piazza. I manifestanti sono tantissimi e tutti con la mascherina. Con loro, come scrive Giorgia Meloni in un post su Facebook, c’è anche Fratelli d’Italia. «Senza simboli di partito al fianco dei cittadini, delle famiglie e delle tante associazioni che hanno organizzato una grande manifestazione a Piazza del Popolo. Per difendere la libertà di espressione da un progetto di legge ideologico e liberticida».
Ddl Zan, Meloni: «Vogliono introdurre un nuovo reato d’opinione»
E ancora. «Li ringrazio di cuore perché hanno avuto il coraggio di sfidare il pensiero unico dominante. E dire chiaramente che il vero obiettivo del ddl Zan-Boldrini-Scalfarotto sull’omotransfobia non è combattere le discriminazioni. Ma introdurre un nuovo reato d’opinione. Perché non c’è niente di civile e moderno nel definire “omofobo” chiunque dica no alla barbarie dell’utero in affitto. O difenda il diritto di un bambino ad avere un padre e una madre». Il nostro ordinamento, puntualizza ancora Giorgia Meloni, «tutela già oggi qualsiasi tipo di offesa alla persona a prescindere da quale che sia il suo orientamento sessuale e i dati ufficiali confermano che non c’è nessuna emergenza. Lo scopo di questa proposta è un altro. Punire, mettere in carcere e rieducare chi non si allinea al mainstream. Lo ha ribadito anche oggi il presidente della Cei, il cardinal Bassetti: “La libertà di pensiero non può essere discriminata perché ritenuta discriminante”. È una battaglia di libertà e di democrazia e noi di Fratelli d’Italia saremo sempre in prima linea per combatterla».
Ddl Zan, in piazza anche Pro Vita
In piazza c’è anche Jacopo Coghe, vice presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus. «Questa piazza tanto colma, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, dimostra di essere la piazza della libertà. Qui ci sono famiglie che vengono da tutta Italia per dire no alla legge contro l’omotransfobia che prevede nuovi reati di opinione e toglierà democrazia uccidendo la Costituzione. C’è un popolo che si sta risvegliando e che non è disposto a restare indifferente mentre la libertà viene minata nel nostro Paese». E ancora. «I politici che vogliono questa legge ci raccontano di un Paese apparentemente saturo di omofobia dove si susseguono casi di aggressioni. Una narrazione sostenuta falsamente da tutti i principali mass media radical. Certe persone – prosegue – sono disposte a tutto per denunciare violenze inesistenti, anche a mentire spudoratamente».
«Una legge che è una grande marchetta al mondo Lgbt. Grazie allo stanziamento di 4 milioni di euro le loro associazioni avranno fondi per entrare nelle scuole di ogni ordine e grado e parlare di gender ai nostri figli. Allora sì, diciamolo, c’è un’emergenza. È in gioco la nostra libertà di espressione, di educazione e di professione religiosa. Nessuno – ha concluso – andrà nelle scuole dei nostri figli, fin dai 6 anni, a celebrare l’omosessualità, la bisessualità, la transessualità, il genere fluido. Viva la libertà!».
Pillon: «Faremo le barricate in Senato»
In piazza è presente anche il senatore della Lega, Simone Pillon. «Le persone vanno sempre rispettate e la legge già oggi lo garantisce, ma col pdl Zan le Drag Queen andranno a insegnare il Gender ai nostri figli e da genitori non potremo opporci. L’utero in affitto diventerà legge come pure le adozioni gay, visto che sarà considerata discriminazione vietarli, mentre in un momento tanto difficile per tutti, milioni di euro saranno distolti dal bilancio dello Stato e stanziati in favore delle lobby Lgbt. Le semplici parole mamma e papà saranno considerate discriminatorie, come pure maschio e femmina. Se passerà alla Camera faremo barricate al Senato».
[Fonte: www.secoloditalia.it]