«Oggi il Centrodestra unito ha presentato le sue proposte concrete per migliorare la manovra economica, puntando su sostegno a famiglie, imprese, lavoratori autonomi e Partite Iva e lo ha fatto mentre la maggioranza di governo passa il suo tempo a litigare ed a cercare una quadra ‘salvapoltrone’», afferma la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, responsabile nazionale del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili.
«Fratelli d’Italia – continua Rauti – critica la manovra che, come ha spiegato Giorgia Meloni, ha un impianto tecnico sbagliato e che punta ad ottenere un aumento del Pil del +0,6 per cento a fronte di un aumento del deficit dell’1,2 per cento con interventi, evidentemente, incapaci di produrre crescita e sviluppo. E non meno preoccupante e priva di visione è la bozza sul Recovery Plan: 125 pagine di slogan in assenza di idee e progetti».
«Lasciano allibiti, ad esempio, gli offensivi residuali 9 miliardi per la Sanità mentre 10 miliardi vanno alla digitalizzazione della P.A. E ancora colpisce l’assenza di attenzione per la famiglia e la natalità. La linea strategica della ‘parità di genere’ comprensiva di coesione sociale e territoriale, si aggiudicherebbe 4,2 miliardi per il Sostegno e la promozione dell’occupazione femminile e giovanile, la conciliazione vita-lavoro e asili nido ma anche per interventi territoriali nelle aree interne e in quelle montane e per l’innovazione al Sud».
«Davvero poco per rispondere ad una mole così differenziata di bisogni» afferma. «Una cosa è certa tra il green, il gender ed il digital il governo si è dimenticato della famiglia e della crisi della natalità. E spiace leggere le dichiarazioni del ministro Bonetti: ‘nel Recovery Plan ho insistito perché la parità di genere fosse una delle missioni che ci assumeremo’, dimenticando di essere anche la responsabile della Famiglia oltre che delle Pari Opportunità».
«E spiace che sia nella manovra che nel Recovery Plan, dopo aver tanto decantato il ‘Family Act e l’assegno universale per i figli’, la famiglia invece che essere centrale nelle strategie economiche e nella visione del welfare, reciti il ruolo del convitato di pietra» conclude Rauti.
[Fonte: www.ilsud24.it]