(DIRE) Roma, 23 feb. – Quindi “abbiamo chiesto la presenza in Aula di Draghi per comunicazioni, che venga a riferire in Parlamento secondo gli obblighi legge relativi alle informazioni da parte del governo sulle posizioni da tenere in Ue”, prosegue la senatrice Isabella Rauti, vicepresidente vicario del Gruppo FdI , e “siccome l’ordine del giorno del Consiglio Ue prevede una discussione sull’autorizzazione e produzione dei vaccini, vista la situazione critica che stiamo vivendo, dal nostro punto di vista cio’ e’ necessario non solo per rispetto della norma ma anche per il clima di collaborazione in Aula”.
Pero’ la discussione, che ha avuto un “carattere surreale”, ha portato all’affermazione da parte del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico d’Inca’ che “abbiamo sempre fatto cosi’, e noi abbiamo obiettato che si facesse prevalere il diritto consuetudinario su norma”.
Quindi, spiega Rauti, “abbiamo incalzato D’Inca’ sulla natura formale o informale del Consiglio europeo e lui ha sostenuto si sia trattato di un errore traduzione” e che si tratterebbe di un consiglio informale “perche si svolge in videoconferenza e non prevede conclusioni”. Pero’, conclude, Rauti, “vista l’importanza dei temi per Draghi passare in Parlamento sarebbe stato un atto doveroso”.
(Ran/Dire)
20:43 23-02-21
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