Resoconto stenografico in corso di seduta
RAUTI (FdI). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RAUTI (FdI). Signor Presidente, ieri Fratelli d’Italia ha portato alla Conferenza dei Capigruppo tre proposte di modifica al calendario, ma è solo per una di queste che ci troviamo a votare. Sono contenta di poter illustrare in Aula la ragione anche politica della nostra richiesta.
Fratelli d’Italia chiede che il Presidente del Consiglio venga in Aula, o oggi pomeriggio, dopo le comunicazioni del ministro Speranza, o domani mattina (i tempi ci sarebbero) per riferire in vista del Consiglio europeo del 25 e 26 febbraio prossimi.
Si tratta di un Consiglio europeo straordinario, rispetto ai quattro canonici, convocato con una lunghissima e interessantissima lettera di convocazione da parte del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Se voi leggete, come io ho fatto, la lettera di convocazione, vi renderete conto della estrema importanza del Consiglio, che è diviso in due giornate. Quella di venerdì riguarda i temi della sicurezza, ma quella di domani pomeriggio, alle ore 15, riguarda, invece, esclusivamente i temi della pandemia, secondo un ordine del giorno che affronta la questione dell’autorizzazione, della produzione e della distribuzione dei vaccini nel contesto europeo.
È evidente che la lettera che convoca il Consiglio straordinario sottolinei come l’Europa debba rivedere la sua strategia in termini di contenimento, anche rispetto alle nuove allarmanti varianti, nonché in termini di programmazione, produzione e distribuzione dei vaccini. Si tratta, quindi, di una questione cruciale, della quale, evidentemente, nell’unica volta in cui le Aule hanno incontrato il presidente Draghi, non è stato possibile parlare. È questione, però, che dovrebbe caratterizzare il cambio di passo di questo Governo. È questione che il presidente Draghi ha avocato quasi personalmente a se stesso, proprio per sottolineare l’importanza strategica per l’uscita dalla crisi pandemica: vaccinare tutti e il prima possibile.
Se voi leggete la lettera della convocazione, non c’è una parola che non riguardi tutti i cittadini. Quindi, si tratta di un Consiglio straordinario, estremamente importante, sui temi che più ci assillano, quelli della salute. Io sono convinta, nel mio personale sentire, e arrivo a dire che, se il presidente Draghi ascoltasse questa nostra richiesta, si dimostrerebbe più sensibile della sua maggioranza patchwork, che sicuramente vi si opporrà.
Questo tema, tra l’altro, non solo riguarda tutti i cittadini, ma chiama in causa anche le opposizioni. Come è stato più volte ribadito, infatti, la nostra opposizione, l’unica al momento in quest’Aula, ha confermato, sin dall’inizio, che è disponibile a sostenere i provvedimenti utili per l’Italia. È evidente che la questione vaccini richiama tutti a un’assunzione di responsabilità.
Poiché, nella gestione europea, per ammissione stessa della von der Leyen, purtroppo ci sono stati dei pasticci, è bene sapere di cosa si discuterà e che cosa dirà l’Italia nel Consiglio europeo straordinario. La stampa ci anticipa una telefonata intercorsa tra il nostro Presidente e la presidente Merkel su questo argomento. Per carità, è giustissimo, ma noi crediamo che, nella dinamica democratica e parlamentare, su un tema come questo, che non è politico, ma vitale e riguarda tutti, un passaggio alle Camere, in vista di questo importantissimo Consiglio europeo straordinario, sarebbe molto opportuno e sarebbe un bel gesto, nonché di un gesto di grande discontinuità rispetto a un passato che ci ha visti quasi abituati – nel nostro caso costretti – a veder svuotare la consuetudine dei passaggi e delle informative al Parlamento.
Quando mi sia obietta – perché è accaduto – che non c’è un obbligo di legge, in quanto quest’ultimo riguarda soltanto i quattro Consigli europei canonici previsti, lascio l’onere della prova a chi contesta. Tutti sanno, infatti, che nell’ultimo anno e mezzo si è affermata una prassi di Consigli straordinari rispetto ai quattro canonici per due motivi: da un lato, a causa dell’emergenza, della pandemia, della condizione in cui l’Europa versa sia dal punto di vista sanitario che economico, dall’altro, anche per la possibilità che tali incontri si svolgano, come sarà domani, in videoconferenza. Al di là della formalità o meno – non entro ora in questo elemento – e del fatto che vi siano o meno le comunicazioni finali, che non sono previste, il punto è squisitamente politico e di importanza fondamentale: è opportuno informare il Parlamento di quanto si intende andare a sostenere al Consiglio straordinario europeo di domani, in particolare quello sui vaccini e la lotta alla pandemia, e raccogliere da parte di queste Assemblee, pur contingentando i tempi se necessario, ogni proposta utile a rafforzare le nostre richieste e il nostro contributo in Europa. La richiesta dell’opposizione, quindi, non è una richiesta capricciosa o distruttiva, anzi è esattamente il contrario. Per questo, Presidente, chiedo che si metta ai voti una modifica del nostro calendario dei lavori che preveda l’informativa del Presidente, tra oggi pomeriggio e domani mattina, in vista del citato Consiglio straordinario europeo sulle materie delle vaccinazioni, della lotta alla pandemia e sui temi di sicurezza che attengono però alla giornata di venerdì. (Applausi).
[Fonte: www.senato.it]