Lunedì 8 marzo, la candidata nel listino regionale del Lazio Isabella Rauti – che nella mattinata ha partecipato al Quirinale alla manifestazione tenuta dal Capo dello Stato per l’8 marzo “Per le donne di domani” – ha preso parte nel pomeriggio alla Manifestazione spettacolo “Il Coraggio delle donne”, tenutasi in Piazza Farnese.
Isabella Rauti ha introdotto gli interventi di Roberta Angelilli, Beatrice Lorenzin, Giorgia Meloni e Barbara Saltamartini. A concludere il ciclo di interventi politici è stata Renata Polverini, candidata alla Presidenza della Regione Lazio per il PdL.
L’evento ha voluto ricordare tanti esempi individuali e concreti di donne coraggio, evitando una cerimonia puramente celebrativa.
«Il coraggio delle donne attraversa i secoli, dalle protagoniste della tragedia greca, fino alle eroine contemporanee del quotidiano, straordinarie ma anonime acrobate che riescono a conciliare il lavoro di cura del nucleo familiare con quello extra-domestico, ma anche il coraggio delle lavoratrici precarie che non mollano» ha esordito Isabella Rauti nel suo intervento introduttivo, continuando: «È il coraggio delle 15mila donne poliziotto. Ma anche il ricordo di Donne come Emanuela Loi, l’agente della Polizia dello Stato che ha trovato la morte a soli 24 anni mentre adempiva al proprio dovere, nell’attentato in cui ha perso la vita il giudice Borsellino ed il resto della sua scorta. È il coraggio delle imprenditrici che accettano di mettersi in gioco e creano un lavoro anche lì dove non c’è. Ma penso sia anche il coraggio di tutte le donne che sfidano la mafia, come quelle ricordate da Nando Dalla Chiesa nel libro Le ribelli; o di quelle che si ribellano alla camorra ed al pagamento del pizzo come l’imprenditrice napoletana Silvana Fucito».
Un coraggio, ha voluto sottolineare Isabella Rauti, «che accomuna Rigoberta Menchú Tum e Shirin Ebadi: entrambe premi Nobel per la pace. Lo stesso coraggio di tante donne sconosciute che, vogliono la pace, e che hanno subito violenza sessuale o domestica e che trovano il coraggio di denunciare gli abusi subiti o la forza di resistere per difendere i loro figli».
«E c’è poi il coraggio, silenzioso e tenace, delle migliaia di lavoratrici che cercano di resistere alla crisi economica globale e che possono rappresentare la chiave d volta per uscire dalla crisi» ha concluso Isabella Rauti.