Percorso:

Interrogazioni a risposta orale – Atto n° 3-02130 – Al Ministro della difesa

Atto n. 3-02130

Pubblicato il 25 novembre 2020, nella seduta n. 277
Svolto nella seduta n. 277 dell’Assemblea (26/11/2020)

RAUTI , CIRIANI – Al Ministro della difesa. -Premesso che:

in considerazione dell’attuale scenario nazionale ed internazionale, nonché della rilevanza geopolitica e geostrategica acquisita dalla dimensione cibernetica in misura progressivamente sempre più estesa, in quanto «canale di propagazione e amplificazione degli altri tipi di minaccia» – come evidenziato, tra l’altro anche dal Documento Programmatico Pluriennale della Difesa per il triennio 2020-2022 – è essenziale che le relative scelte siano caratterizzate da criteri di assoluta chiarezza e trasparenza;

come noto le bozze del disegno di legge di bilancio per il 2021, circolate nelle scorse settimane, contenevano una disposizione volta a istituire una Fondazione, denominata «Istituto italiano di Cybersicurezza», con lo scopo di promuovere e sostenere l’accrescimento delle competenze e delle capacità tecnologiche, industriali e scientifiche nazionali nel campo della sicurezza cibernetica e della protezione informatica, nonché di favorire lo sviluppo della digitalizzazione del Paese riguardo a prodotti e processi informatici di rilevanza strategica, a tutela della sicurezza nazionale;

la stessa disposizione prevedeva con precisione compiti e funzioni di tale Fondazione, posta sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri per il tramite del Segretario Generale e del DIS, nonché le norme di raccordo con la vigente normativa in ordine alla strategia nazionale di sicurezza cibernetica, le forme di cooperazione interna e internazionale, le caratteristiche essenziali dello Statuto e la procedura di approvazione;

ne veniva altresì stabilita la struttura di governance, qualificando come «membri fondatori» il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri partecipanti al Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica;

tale ipotesi di intervento normativo veniva enfatizzata in molte anticipazioni giornalistiche, suscitando conseguentemente forte curiosità e molte attenzioni tra gli «addetti ai lavori» e nei settori di competenza, ma nella sua versione definitiva, il disegno di legge di bilancio, attualmente all’esame del Parlamento, non contiene tale norma, stralcio che, secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, sarebbe attribuibile a contrasti e disaccordi interni alla maggioranza;

è evidente come la pandemia mondiale abbia aumentato gli scenari di crisi ed accresciuto i fronti di vulnerabilità e di permeabilità dei sistemi di sicurezza nazionali, mentre si registra contestualmente crescente preoccupazione in ordine all’escalation della minaccia terroristica internazionale, anche alla luce dei più recenti attentati di Parigi, di Nizza e di Vienna, pertanto ogni questione relativa al potenziamento di tutte le attività di intelligence rappresenta una scelta organizzativa e strategica di preminente interesse,

si chiede di sapere quali siano le iniziative di sua competenza che il Ministro intende adottare in tema di difesa e sicurezza cibernetica per la tutela degli interessi nazionali e se le stesse riguardino anche indirettamente la previsione dell’Istituto italiano di Cybersicurezza previsto da una norma del disegno di legge di bilancio successivamente stralciata.

[Fonte: www.senato.it]

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