“Fratelli d’Italia è da sempre impegnato per contrastare l’offensiva dell’ideologia gender e, in Parlamento e nelle piazze, si sta battendo ora contro l’approvazione del Ddl Zan come, in precedenza, contro i contenuti del disegno di legge Scalfarotto e altri. La posizione di Fratelli d’Italia sul ddl Zan sull’omofobia è chiara e lineare: si tratta di una proposta di Legge dettata dal furore ideologico e accompagnata da un forte sentimento di intolleranza. Un provvedimento che non vuole davvero combattere le discriminazioni – che tutti condanniamo – ma che punta a punire con nuove fattispecie di reato chi dissente dal pensiero unico. Si usa questa legge come grimaldello per introdurre definitivamente l’ideologia gender nei programmi educativi scolastici con l’intento, esplicito, di “rieducare” i bambini, privando così – inoltre – i loro genitori della libertà di pensiero e di scelta educativa. Si vuole imporre una società in cui l’identità di genere si dissolva nel “gender fluid”, nell’ indistinto e nel molteplice. Per queste ragioni sosteniamo l’iniziativa “Restiamo liberi”, promossa dalle associazioni Pro Life, dai movimenti organizzati e spontanei impegnati nella difesa della vita e della famiglia naturale. Il Dipartimento “Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabil” di Fratelli d’Italia sarà presente oggi, senza simboli di Partito, alla manifestazione in Piazza Duomo a Milano contro il ddl Zan e continueremo ad impegnarci nella battaglia parlamentare. Infatti, le norme per punire chi compie atti di violenza e di discriminazione, basati sull’orientamento sessuale, esistono già e non c’è nessun vuoto legislativo da colmare. La nuova fattispecie di reato che si vorrebbe introdurre, l’omotransfobia, inoltre, ha pericolosi contorni labili e lascia ampia discrezionalità al giudicante; potrebbe configurarsi come reato pensare e dichiarare – ad esempio – che un bambino ha il diritto di avere un padre ed una madre e non due genitori dello stesso sesso; esattamente come reato sarebbe se la legge venisse approvata, condannare le adozioni omosessuali e chiedere che la maternità surrogata e la pratica dell’utero in affitto, già vietati nel nostro ordinamento, siano dichiarati reato universale. Il dibattito sull’approvazione del Ddl Zan, con le sue ulteriori strategie e derive, segna un confine nella visione della vita e rende necessario schierarsi o da una parte o dall’altra. Non è in questione, come certa propaganda vuol far credere, la “libertà di amarsi” ma è in gioco ben altro: la maternità surrogata, il ricorso all’utero in affitto, le adozioni da parte di coppie omosessuali, e tutto quanto contenuto nell’ideologia gender e nel suo intento di indottrinamento e sovvertimento”.
Così la senatrice Rauti, Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili di Fratelli d’Italia.
[Fonte: www.lavocedelpatriota.it]