Roma, 28 giu. (Adnkronos) – ”Trova ora conferma sulla stampa italiana quanto già emerso, nei giorni scorsi, su quella straniera, ovvero che i militari italiani sono costretti a lasciare la base aerea di Al Minhad negli Emirati Arabi Uniti. Premesso che tale scalo aereo è stato estremante importante, dal 2003 ad oggi, per il trasferimento degli uomini ed il trasporto dei materiali da e per l’Afghanistan; l’aeroporto di Al Minhad viene utilizzato come base avanzata per le missioni in Iraq e in Kuwait e rappresenta un appoggio logistico strategico per le operazioni italiane nel Golfo Persico”. Lo afferma la senatrice Isabella Rauti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Difesa.
“Secondo alcune fonti, i nostri aerei avrebbero già lasciato la Base militare, per lo ‘sfratto’ intimato dall’Emiro – il Principe Mohammed Bin Zayed – entro il prossimo 2 luglio, mentre sarebbero rimasti da recuperare materiali di risulta appartenenti alla Difesa italiana – continua – Al di là delle modalità logistiche del ritiro dalla Base italiana, il nodo di fondo è diplomatico e lo ‘sfratto’ rappresenta un sonoro ceffone politico dato all’Italia al livello internazionale”.
“Gli Emirati Arabi Uniti, infatti, con questa mossa sanciscono una ritorsione inaccettabile nei confronti dell’Italia; una condotta ostile e minacciosa già manifestata dagli Emirati quando negarono, il sorvolo del loro spazio aereo al Boeing che trasportava in Afghanistan i giornalisti al seguito del ministro Guerini”, continua. (segue)
(Sci/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
28-GIU-21 10:22
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