Presidenza della Presidente PINOTTI
Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Stefania Pucciarelli.
La seduta inizia alle ore 15.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 26/2021, relativo all’acquisizione di 197 veicoli tattici medi multiruolo di seconda generazione (VTMM 2) in versione posto comando (PC) e 150 VTMM 2 nelle versioni specialistiche per le unità dell’Esercito Italiano, comprensivi di supporto logistico decennale (n. 346)
(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell’articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66. Esame e rinvio)
La relatrice RAUTI (FdI) evidenzia come la Commissione sia chiamata a formulare, entro il prossimo 21 febbraio, un parere sullo schema di decreto ministeriale sul Programma pluriennale di Ammodernamento e Rinnovamento SMD 26/2021, relativo all’acquisizione e al supporto logistico decennale di veicoli tattici medi multiruolo di seconda generazione (VTMM 2). Il programma prevede complessivamente 197 veicoli in versione posto comando (PC) e 150 nelle versioni specialistiche (ambulanze e veicoli per sminamento e rilevazione oggetti esplosivi).
Il programma (SMD 26/2021), ha l’obiettivo di dotare l’Esercito di piattaforme idonee ad operare nell’ambito delle Grandi Unità digitalizzate e caratterizzate da elevati livelli di protezione per il personale impiegato.
L’esigenza nasce dalla necessità di conferire allo Strumento Militare Terrestre una tipologia di forze caratterizzate da più elevati livelli di mobilità, sopravvivenza e protezione rispetto alle forze leggere, ma con una maggiore celerità di dispiegamento rispetto a quelle pesanti. Il programma è peraltro concepito per capitalizzare lo sviluppo prototipico di VTMM2 Posto Comando 4×4, realizzati nell’ambito del programma “Forza NEC”.
Si prevede l’implementazione di alcune Capacità operative fondamentali delle piattaforme, tra cui quelle ricomprese nella formula C4-ISTAR, cioè Comando, Controllo Comunicazioni, Computer e poi Informazioni, Sorveglianza, Acquisizione Obiettivi e Ricognizioni per la protezione delle Forze.
L’acquisizione di VTMM 2 in configurazione Posto comando nelle versioni 6×6 permetterà inoltre di conferire alle unità dell’Esercito Italiano una maggiore capacità di Comando e Controllo tattico delle unità.
Per quanto concerne i settori industriali interessati dal programma, la scheda illustrativa rimarca come siano prevalentemente quelli dell’elettronica e della meccanica, con una positiva ricaduta attesa in termini economici ed occupazionali sul piano industriale e dell’indotto. Le società coinvolte sono in primo luogo Iveco Defence, quale autorità di Design del veicolo nella versione 4×4, e Leonardo, in relazione agli apparati di comando e controllo e di comunicazione. Le attività connesse alla produzione degli autotelai e degli scafi avranno luogo prevalentemente nelle aree di Piacenza, Bolzano e Vittorio Veneto. L’indotto, anche in relazione alle piccole e medie imprese coinvolte nei processi produttivi, coinvolgerà anche Piemonte, Lombardia, Lazio e Abruzzo.
Il programma è di previsto avvio nell’anno in corso (e ovviamente non, come erroneamente indicato nel provvedimento, nel 2021) per concludersi, secondo le previsioni, nel 2034. Come evidenziato dalla scheda tecnica dello Stato Maggiore della Difesa, l’onere previsionale complessivo è stimato in 2 miliardi e 179 milioni di euro.
Un primo intervento per 348 milioni di euro, finanziati a valere sui capitoli di investimento del Ministero della difesa (nell’ambito delle risorse recate dal fondo istituito nella legge di bilancio 2020), consentirà lo sviluppo delle piattaforme in configurazione Posto Comando 6×6, nonché l’acquisizione di 45 veicoli completi, comprensivi del supporto logistico decennale.
Il completamento del programma, per previsionali ulteriori 1.831 milioni di euro, avverrà attraverso successivi provvedimenti che potranno essere contrattualizzati subordinatamente all’eventuale rifinanziamento dell’intervento.
Relativamente agli aspetti contrattuali, la scheda illustrativa che accompagna il provvedimento – dopo aver precisato che l’emanazione del Decreto interministeriale di approvazione precede l’avvio delle discendenti attività tecnico-amministrative da parte degli organi del Ministero della difesa all’uopo deputati – richiama la validità della disciplina generale relativa al procurement militare, includendo il riferimento al Codice dei Contratti (di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016), ai relativi regolamenti di attuazione generale (di cui al D.P.R. n. 207 del 2010) e speciale del settore della Difesa (di cui al D.P.R. n. 236 del 2012), e al provvedimento di recepimento (di cui al Decreto legislativo n. 208 del 2011) della direttiva europea n. 81 del 2009.
Evidenzia da ultimo come nel Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2021-2023 si faccia espressamente riferimento al Programma in esame (pag. 76), con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti.
Il seguito dell’esame è, quindi, rinviato.
19-1-2022 – Intervento in Comm. Difesa
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