Atto n. 4-06462
Pubblicato il 18 gennaio 2022, nella seduta n. 396
AIMI , RAUTI – Al Ministro della salute. –
Premesso che:
da autorevoli fonti si apprende che, sabato 8 gennaio 2022, una donna alla quinta settimana di gravidanza si è presentata al pronto soccorso ostetrico delle cliniche di “San Pietro” di Sassari. La donna lamentava forti dolori addominali e aveva tutte le avvisaglie di una minaccia di aborto;
tuttavia la donna non è stata fatta entrare all’interno della struttura, perché sprovvista di tampone molecolare. Pare che il tampone molecolare, inoltre, non fosse disponibile in struttura;
alla ragazza, già vaccinata con due dosi e la terza già prenotata, sarebbe stato dunque detto di fare un tampone molecolare privatamente e di tornare il lunedì successivo. L’aborto è avvenuto pochi minuti dopo, nel parcheggio dello stesso ospedale;
quanto accaduto appare, a parere degli interroganti, un fatto di estrema gravità. Andrebbe prioritariamente chiarito se corrisponda al vero che la struttura non disponesse di tampone molecolare e per quali ragioni. A fronte di tale circostanza, in ogni caso non si sarebbe dovuto negare alla paziente il diritto di essere visitata. Tanto meno si poteva gravare la paziente stessa della responsabilità di effettuare un tampone privatamente,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda acquisire elementi conoscitivi volti a chiarire eventuali profili di responsabilità per quanto accaduto;
se intenda adottare iniziative di competenza, anche di carattere normativo, per impedire che simili episodi si ripetano in futuro e che ai pazienti venga negato il diritto di essere visitati nelle strutture preposte alla presa in carico delle urgenze.
[Fonte: www.senato.it]