(Public Policy) – Roma, 24 mar – Sono meno di un centinaio gli emendamenti presentati sul dl Ucraina, alla scadenza di oggi pomeriggio, nelle commissioni Esteri e Difesa del Senato, dove il provvedimento – che contiene, tra l’altro, la norma abilitante per la cessione, alle autorità governative del Paese aggredito, di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari – viene esaminato in seconda lettura parlamentare.
Tra gli ordini del giorno, spicca quello di Fratelli d’Italia (da cui sono arrivati una trentina di emendamenti), a firma di Isabella Rauti, con cui si chiede di “dare seguito all’ordine del giorno approvato a maggioranza alla Camera dei deputati lo scorso 16 marzo nonché alle dichiarazioni rese dal presidente del Consiglio, in merito alla necessità di incrementare le spese per la Difesa puntando al raggiungimento dell’obiettivo del 2 per cento del Pil”. Punto delicato per la maggioranza, che verrebbe messa in difficoltà al momento della votazione, alla luce in particolare dalla posizione espressa dal M5s sulla contrarietà a dare priorità all’aumento delle spese militari in questa fase.
Dal Pd è arrivato un emendamento, a prima firma della capogruppo a Palazzo Madama Simona Malpezzi, che chiede di istituire presso la Protezione civile un Fondo per l’accoglienza e l’assistenza dei minori ucraini non accompagnati, con una dotazione iniziale di 36,5 milioni di euro per il 2022, per far fronte alle spese sostenute dai Comuni. L’emendamento chiede anche che per far fronte alle esigenze di accoglienza dei cittadini ucraini, inoltre, i Comuni possano avvalersi delle risorse loro destinate per le misure di contrasto all’emergenza Covid e non utilizzate al 31 marzo 2022. Sull’impiego per i profughi delle risorse non spese per l’emergenza epidemiologica, e sull’impegno per l’accoglienza dei minori intervengono anche un emendamento e odg M5s. Sul tema, che vede anche una proposta Iv, si andrebbe quindi verso un accordo per un intervento, magari nella forma di un odg. Sullo stesso tema, la Lega ha presentato un emendamento – a prima firma Simona Pergreffi – con il quale si chiede che per i Comuni in cui vengono accolti i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, il Viminale provveda “mensilmente, per il tramite delle prefetture, al rimborso totale delle spese sostenute per l’affidamento di minori a comunità di tipo familiare o di istituti di assistenza”. Si propone quindi una copertura di 40 milioni del 2022 e altrettanti nel 2023. Un altro emendamento Pergreffi chiede di portare da 3mila a 6mila il numero di posti ulteriori da attivare nel Sistema di accoglienza e integrazione, “di cui 3.000 per accoglienza ordinaria, 2.000 per minori stranieri non accompagnati e 1.000 per persone con disagio psicologico e/o con necessità di assistenza sanitaria”. (Public Policy)
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