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9Colonne – Senato, la settimana in Commissione: Esteri e Difesa

(9Colonne) Roma, 1 apr – Inizio di settimana ad alta tensione nella maggioranza sul decreto sulla guerra in Ucraina e in particolare sull’aumento delle spese militari. Nelle Commissione Esteri e Difesa erano stati presentati poco più di 100 emendamenti che non sono stati posti in votazione: il parere della Bilancio è arrivato infatti poco prima delle 18 di mercoledì 30 marzo, orario in cui la Conferenza dei capigruppo aveva stabilito l’inizio della discussione in Aula a prescindere dal fatto che i lavori nelle Commissioni si fossero conclusi o meno. Non ci sono state dunque votazioni e si sono così evitati rischi per il Governo, visto che l’invito al ritiro delle proposte di modifica proveniente dai relatori Gasparri (Fi) e Nocerino (M5S) e dai sottosegretari agli Esteri Della Vedova e alla Difesa Pucciarelli non era stato raccolto. I mal di pancia di parte della maggioranza erano risultati evidenti nella seduta di martedì 29, in sede di votazione degli ordini del giorno, con le proteste dei Cinquestelle Castaldi, Santangelo e Taverna e della capogruppo di Leu De Petris per la decisione dell’Esecutivo di accogliere l’ordine del giorno di Fdi proprio sull’aumento delle spese fino al 2 per cento del Pil. Tanto che era stato chiesto alla prima firmataria Isabella Rauti di insistere per la votazione del suo testo, invito rifiutato “per dimostrare l’assenza di motivazione strumentali”. (Pon)
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