(AGI) – Roma, 27 apr. – “La conferenza sul futuro dell’Europa e’ stata proposta per rilanciare il progetto europeo coinvolgendo i cittadini europei e la societa’ civile ma rischia di essere soltanto una grande occasione persa perche’ porta con se’ un vizio di origine, quello di un risultato preconfezionato, avallato da poche centinaia di volenterosi cittadini che non possono rappresentare 450 milioni di europei. Inoltre dalle consultazioni dei cittadini coinvolti e’ gia’ emersa la necessita’ di rivedere i trattati fondativi della Ue, la cui ultima revisione risale al 2007”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, vice capogruppo vicario di FdI. “Nelle intenzioni – sottolinea Rauti – la Conferenza si presentava come un’occasione unica per ragionare sulle sfide e le priorita’ dell’Europa purtroppo non e’ andata cosi’. Il metodo e il meritano sollevano molti dubbi e perplessita’. C’e’ il rischio dell’imposizione del solito “pensiero unico” sugli esiti delle consultazioni senza che nulla cambi davvero e, quindi, quello di un esercizio inutile nonche’ dispendioso.
L’europarlamentare di FdI Fidanza – infatti – ha presentato un’interrogazione per l’Ecr proprio sui costi complessivi della Conferenza, quesito rimasto senza risposta ma si stima che siano stati gia’ spesi 22 milioni di euro spesi della Commissione e 1,2 milioni del Parlamento”. “Cosa vuole fare l’Europa da grande? Quale la sua missione ed identita’ e quale la funzione? Su queste domande di fondo – osserva Rauti – Fratelli d’Italia una risposta ce l’ha ed e’ contenuta anche nella nostra mozione: una confederazione di Stati sovrani in cui restano intatte la sovranita’ e l’indipendenza dei singoli Stati. E un’Europa che non sia solo un grande mercato ma uno spazio di democrazia di valori e rispettosa delle identita’ nazionali. L’Europa dovrebbe chiedere – ad esempio – ai cittadini europei cosa e’ piu’ importante per loro – conclude Rauti – sapere cosa devono mangiare o non mangiare o sapere piuttosto quale siano gli interessi nazionali che l’Unione Europea difende nel contesto globale. E’ questo che piu’ conta nel cuore dei popoli europei”.(AGI)Com/Fri
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