(ANSA) – ROMA, 01 SET – Il “blocco navale” che chiede Fratelli d’Italia è una missione militare europea, fatta in accordo con le autorità degli Stati di provenienza, per impedire ai barconi di immigrati di mettersi in viaggio verso l’Italia.
Non si tratta, quindi, di respingimenti perché questi avvengono in mare aperto. Peraltro, la missione dovrebbe inoltre prevedere la creazione di hotspot sui territori di partenza, gestiti direttamente dall’Unione europea e dalla comunità internazionale, all’interno dei quali espletare le procedure di identificazione dei migranti e di valutazione della sussistenza dei requisiti per le istanze di protezione internazionale, e dove stabilire l’equa distribuzione di chi ne ha diritto tra i 27 Stati membri. Insomma, il blocco navale era previsto dalla stessa Ue, all’interno della stessa missione Sophia prevedeva in una fase successiva la distruzione delle imbarcazioni e delle strutture logistiche usate dai contrabbandieri e trafficanti sia in mare che a terra, ma soprattutto non rappresenta un atto di guerra. Questo sarà uno dei primi impegni di FdI al governo”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, capogruppo in Commissione Difesa. (ANSA).
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01-SET-22 18:55 NNN
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