(DIRE) Roma, 13 mar. – Il sottosegretario alla Difesa Isabella RAUTI, in rappresentanza del ministro Guido Crosetto, ha partecipato oggi alla presentazione del volume ‘Carlo Alberto dalla Chiesa. Soldato, Carabiniere, Prefetto’ che si è tenuta alla Camera dei Deputati.
“Personaggio immenso e inesauribile, animato nel suo operato da una ferrea volontà e da un’innovativa visione investigativa, anzi da un metodo investigativo. È stato ucciso perché era in grado di capire e combattere la mafia, così come era stato in grado di capire e combattere il terrorismo degli anni di piombo e, nei pochi mesi di servizio a Palermo, aveva dato segnali e prove della sua inflessibilità volontà e dell’intento di utilizzare la propria competenza ed esperienza per scardinare il sistema mafioso”: con queste parole il sottosegretario RAUTI ha ricordato il generale dalla Chiesa, ucciso insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro, infermiera del Corpo delle volontarie della Croce Rossa Italiana – ha evidenziato RAUTI – e all’agente scelto della polizia di Stato Domenico Russo.
“Il libro storico documentale oltre a raccontare la lotta contro il fenomeno mafioso del generale dalla Chiesa e della sua straordinaria squadra di valorosi collaboratori, rende omaggio alla memoria di un uomo delle Istituzioni e racconta la sua lucida comprensione del sistema mafioso e tutta la determinazione a ristabilire la legalità e ad affermare lo Stato contro l’anti-Stato. Il suo impegno contro la mafia lo portò – sottolinea RAUTI – a denunciare per primo alcuni legami tra Cosa Nostra ed alcune ‘cupole’ della politica”.
Per RAUTI, “proseguire nel solco della giustizia e della legalità ben tracciato dal generale dalla Chiesa è un dovere morale, civico e politico che ci riguarda – riguarda tutti – un dovere che accomuna i nostri Carabinieri. Donne e uomini straordinari che raccolgono ogni giorno la preziosa eredità morale e professionale del generale dalla Chiesa. Un uomo, un simbolo, un modello, un metodo, in cui l’Arma dei carabinieri si identifica completamente. Mantenere vivo il suo ricordo è un impegno morale nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita al servizio delle Istituzioni, ed una responsabilità educativa nella trasmissione di valori. La figura del generale dalla Chiesa è una testimonianza e una memoria perenne dell’eterna lotta tra bene e male”.
(Com/Pol/ Dire)
22:13 13-03-23
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