(ANSA) – RAMALLAH (CISGIORDANIA), 20 MAG – Spirano anche sulle donne palestinesi – sul loro desiderio di contribuire alla pace e alla nascita di uno Stato aperto a un percorso di pari opportunità – i venti di novità della cosiddetta ‘primavera araba’. Lo sottolinea Isabella Rauti, consigliera regionale del Lazio, in missione in questi giorni in Israele e Cisgiordania con il consigliere Giancarlo Miele alla guida di una mini-delegazione istituzionale. Missione coronata da una serie di incontri politici (fra i quali quello di ieri, a Ramallah, col presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen) e da visite a strutture impegnate nella tutela di bambini, donne e giovani con le quali sono allo studio progetti di cooperazione.
Un’esperienza che ha permesso di cogliere ”l’interesse di settori importanti della società civile palestinese, e in particolare delle donne, di contribuire al processo di pace e di afferrare l’occasione offerta dalla ‘primavera araba”’, ha detto oggi Rauti all’ANSA. La delegazione ne ha discusso con lo stesso Abu Mazen – nel giorno del discorso del presidente Usa, Barack Obama, dedicato ai cambiamenti della regione e alle speranze di rilancio del negoziato – raccogliendone ”l’impegno a rispettare la rappresentanza femminile nelle istituzioni palestinesi e a rafforzare un processo di costruzione di pari opportunità che per le donne palestinesi si è quanto meno avviato”, come testimoniano vari rapporti internazionali.
Esponente storica della destra romana, e moglie del sindaco della capitale, Gianni Alemanno, Isabella Rauti e’ al suo terzo viaggio in Israele e nei Territori dall’inizio del suo impegno istituzionale e di ‘ambasciatore’ di Telefono Rosa. La visita di questi giorni si è snodata in una serie di incontri e scambi di esperienze: a Tel Aviv con i responsabili e gli ospiti di un centro di sostegno per giovani rigorosamente interconfessionale, nonché in un centro per l’ascolto di donne vittime di violenze sessuali o domestiche; in Cisgiordania presso due campi profughi e in un centro d’accoglienza per donne maltrattate gestito a Betlemme dalla cooperazione italiana. Non sono mancati inoltre colloqui con il ministro dell’Anp per la Questione Femminile, e con la governatrice e la sindaca (entrambe donne) di Ramallah, oltre che con le delegate di 10 associazioni femminili: attive in Cisgiordania, ma anche nella Striscia di Gaza.
Colloqui laddove è stata espressa la volontà di collaborare ad almeno due progetti di protezione sociale di donne e giovani, uno nei Territori e uno in Israele. Inserendoli se possibile, ha spiegato Rauti, ”nel capitolo degli stanziamenti destinati dalla Regione Lazio alla cooperazione internazionale, nel quadro della prossima manovra di assestamento di bilancio”. (ANSA).
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